Primo colpo di scena in vista della prossima stagione: un club rischia l’esclusione dalle coppe europee. Che cosa sta succedendo
A pochi giorni di distanza dalla finalissima di Champions League 2024/25, dominata e stravinta dal PSG contro l’Inter, arrivano subito importanti indiscrezioni in vista della prossima stagione. Un club, infatti, sarebbe a forte rischio esclusione dalle competizioni europee.

Il Crystal Palace di Oliver Glasner rischia l’esclusione dall’Europa League 2025/26. Il club londinese ha conquistato la qualificazione grazie alla vittoria della FA Cup contro il Manchester City, nonostante il dodicesimo posto in Premier League. Secondo quanto riportato dal ‘Daily Mail’, però, ora la società rischia di rimanere fuori dalle competizioni europee a causa della multiproprietà legata al presidente John Textor.
L’imprenditore americano possiede infatti il 43% delle quote del club inglese, ma anche una parte delle quote dell’Olympique Lione. L’OL che a sua volta si è qualificato per la stessa competizione europea, l’Europa League. Da regolamento la UEFA non permette che due club con lo stesso proprietario partecipino contemporaneamente allo stesso torneo.
Crystal Palace a rischio esclusione dalle coppe europee: i dettagli
Il Crystal Palace, inoltre, non potrebbe nemmeno disputare la Conference League: la UEFA, infatti, in questi casi dà priorità alla squadra che ha terminato il proprio campionato con il miglior piazzamento. In caso di clamorosa esclusione, dunque, sarà il Brighton ad accedere alla prossima edizione dell’Europa League.

Secondo il ‘Daily Mail’, il Crystal Palace cercherà di convincere la UEFA dimostrando che non esiste alcun legame operativo con il Lione, ovvero che non ci sono calciatori “condivisi” tra le due società e che il presidente Textor non prende decisioni da solo (la proprietà del club londinese è condivisa con altri tre soci). I vertici del Palace hanno già incontrato la UEFA a Nyon: l’ultima soluzione per Textor potrebbe essere quella di vendere le sue quote all’interno della società inglese. Si attendono ora ulteriori sviluppi sulla vicenda.