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Lazio-Lecce, Baroni delusissimo dalla squadra. E sul futuro resta incerto: “Dipende”

Le parole del tecnico biancoceleste dopo la bruttissima sconfitta che costa la partecipazione alle coppe europee

La Lazio si lecca le ferite dopo una pessima prestazione contro il Lecce, una sconfitta all’ultima giornata che costa la partecipazione a tutte le coppe europee l’anno prossimo. Lo 0-1 firmato Coulibaly mette un macigno sui biancocelesti e la pesantezza si percepisce tutta nella conferenza stampa di Marco Baroni (stasera squalificato).

Marco Baroni (LaPresse) – calciomercato.it

Il tecnico della Lazio lascia pure qualche dubbio sul futuro.

Lei ha sempre rimandato i discorsi sul domani, ma lei sente che questa rivoluzione sia stata un fallimento ma c’è una base su cui lavorare e che vorrebbe portare avanti. “Io non devo parlare di fallimento. Io oggi sono dispiaciuto, addolorato, per me e per la squadra, per i tifosi, per la società. È una partita, nonostante avessi detto più volte alla squadra di queste difficoltà. L’immagine che lasci ha sporcato il percorso che ha fatto, sono dispiaciuto. Per la gente, per i tifosi, per tutti e per la squadra”.

È stato molto fragoroso il mini-crollo, fino a questa partita: rischia di rovinare il percorso o minare la prosecuzione di questo ciclo? “Questa è una partita che deve far riflettere sul futuro. Ma quando si parlerà, ma la squadra ha fatto 34 punti nell’andata e 31 nel ritorno. Manca una partita. Era qui dentro. Io avevo suonato più di un campanello d’allarme, forse non sono riuscito a riportarli dentro dopo Milano e questo è il grande rimpianto, la squadra lo sa”.

Dopo 8 anni senza Europa, nel girone di ritorno una. Ci sono le condizioni perché ti possa dimettere o si deve dimettere qualcun altro o ti esonereranno? “Stai facendo delle domande che… Se mi devono esonare mi esonera la società. Io ho dato tutto me stesso. Il dolore è di una partita, perché la media della Lazio è di 66,3 punti negli ultimi 10 anni. Abbiamo sporcato tutto con una gara e questo è il dolore più grande”.

La squadra prende gol da sei mesi, ha tenuto inviolata la porta solo tre volte. Chi è venuto a Roma ha avuto anche più fame. Com’è possibile questa fragilità in fase difensiva? “Se parliamo di fase difensiva abbiamo subito 110 tiri in meno nello specchio rispetto allo scorso anno. Ma non posso portarvi questi numeri ora. Ma io faccio fatica a commentare questa partita, deve far riflettere. Io ho difeso la mia squadra sempre, assumendomi anche le responsabilità della squadra perché questo è Marco Baroni. Il percorso dell’andata e del ritorno, abbiamo perso due partite e questa era la terza. Abbiamo buttato via con questa prestazione il percorso fatto fino ad ora”.

Un telegramma a Sticchi Damiani? “Non devo fare nessun telegramma, in questo momento c’è talmente tanto dispiacere per la chiusura di questo campionato che faccio fatica a spostare i miei pensieri su altre cose. Sono in difficoltà nel parlare, che ho esternato alla squadra un dolore che avevo già detto alla squadra in settimana, attenzione”.

Al di là delle decisioni della società lei si sente di dire che vuole rimanere? Se fosse per lei? “Sono valutazioni che si fanno con la società e ci sarà il momento per farle. Abbiamo fatto un percorso insieme. Non è diverso ora, lo stesso lo faremo nei prossimi giorni. La mia volontà? Devo parlare con la società, la volontà è anche in riferimento a quanto ci diremo con la società”.

Qualcuno aveva staccato la spina? “Chiaro che quando arriva l’ultima partita, noi il giorno dopo non ci ritroviamo. Ho detto che forse non sono riuscito a far capire alla squadra l’importanza di questa partita. Nonostante avessi detto ‘attenzione’. L’ultima partita è l’immagine che poi lasci. Credetemi, se guardate il resto del percorso questo non rende merito a quanto abbiamo fatto”.

Sono venuti fuori deli limiti a livello strutturale di rosa che avevate nascosto prima? “Come vi ho sempre detto, quando hai 20 partite addosso non è come quando ne hai 52. Da questo punto di vista qualcosa paghi. Se guardiamo le prestazioni con l’Inter, è questo il dispiacere. Oggi specialmente nel primo tempo una prestazione completamente diversa”.

Lazio-Lecce, Zaccagni: “Fischi giusti, siamo distrutti. Dobbiamo accettare ogni decisione”

Ti senti primo responsabile? I fischi? “Giusto. Sicuramente mi sento uno dei responsabili principali. Non dovevamo chiudere in questa maniera davanti al nostro pubblico, ora ci sarà tempo per fare le proprie valutazioni. I fischi sono giusti”.

Mattia Zaccagni (LaPresse) – calciomercato.it

Il mister ha manifestato la sua delusione nei vostri confronti. “Il mister è deluso, noi siamo delusi. La squadra era distrutta per avere lasciato questo segno negativo nella stagione. Il nostro pubblico non meritava un finale così. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”.

Hai un messaggio per i tifosi? Ti aspetti di continuare con Baroni l’anno prossimo? “Il messaggio ai tifosi è chiaro, sono delle scuse, che non servono a niente perché dovevamo dimostrare sul campo quanto abbiamo fatto vedere durante la stagione. Ora ci sarà tempo, la società farà le proprie valutazioni, su giocatori e staff, non sono cose che spettano a me”.

Alla 38esima giornata riesci a spiegare perché avete fatto meglio in trasferta? “Questo dato ci fa dispiacere, ci fa tanto male. Il supporto dei tifosi è stato impressionante e non siamo stati capaci di ripagare la loro fiducia. Sono ripetitivo, ma tutti dobbiamo assumerci le responsabilità e accettare le decisioni che verranno prese”.

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