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Scudetto Napoli, che polemica: “Dici caz…te”. “Non ci mancherai”

Azzurri campioni d’Italia, ma infuria la lite per quanto accaduto prima del match decisivo

Un’attesa snervante e poi l’urlo liberatorio che ha scatenato la festa. Il Napoli di Antonio Conte è campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. Decisivo il successo contro il Cagliari che ha permesso di conservare quel prezioso punto di vantaggio sull’Inter, vincitore a Como.

Conte e De Laurentiis
Lite prima dello scudetto vinto dal Napoli (LaPresse) – Calciomercato.it

Grande è stata l’attesa nel pre-partita, con un clima decisamente teso, anche tra gli addetti ai lavori. La città di Napoli ha vissuto l’attesa in fibrillazione e con grande fermento, ma anche nel corso di trasmissioni televisive non sono mancati battibecchi e momenti di tensione. Un po’ come accaduto in occasione della lite sfociata nel corso della diretta sul canale Youtube di ‘Qsvs’.

Napoli, infuria la polemica tra Auriemma e Ravezzani

Protagonisti il giornalista napoletano Raffaele Auriemma e il direttore di ‘Telelombardia’ Fabio Ravezzani, che ha condannato il gesto dei fuochi d’artificio lanciati nel corso della notte prima della gara nelle vicinanze dell’albergo dove soggiornavano i giocatori del Cagliari.

Tifosi Napoli
Polemica a ‘Qsvs’ per i fuochi d’artificio fuori dall’albergo del Cagliari (LaPresse) – Calciomercato.it

Così Auriemma: “Ci sono napoletani e napoletani: io sono un napoletano, un altro è un napoletano che spara i mortaretti sotto l’albergo del Napoli. Guida ha fatto un autogol clamoroso con quelle dichiarazioni, perché ogni volta che sarà arbitro o Var di una partita che riguarda il Napoli gli punteranno il dito e in Inter-Lazio è stato criticato dagli interisti. Ma che vuol dire “i napoletani”: provo imbarazzo per te se dici così, di chi parliamo? Tu sei milanese che sta nelle curve con la Ndrangheta? Ovviamente no: quindi evitiamo di dire queste cose, è una stro***ta”.

Da lì la replica di Ravezzani: “Questo è il problema per cui Napoli non migliorerà mai, perché ci sono persone come te che anziché dire “peccato che succedano ste cose”, dicono “non permettetevi di dirlo”. Succede nella tua città. Non si riesce mai a fare un confronto su questi argomenti con un napoletano”. Poi la controreplica di Auriemma: “Ma chi sei per parlare di Napoli? Se voi approcciate con questo spirito, non chiamate me, chiamate qualcun altro. A me fa schifo parlare di Napoli così”. La risposta del direttore: “Questo ti dà la dimensione di una certa napoletanità, Auriemma rappresenta la napoletanità deteriore anche per come si esprime: vali poco a dire mi fa schifo anziché confrontarti”. L’attacco poi del giornalista campano: “Sei rimasto agli anni ’60, cresci. Mi fa schifo sentire queste caz**te”. Ravezzani ha poi aggiunto: “Se tu dici che a Milano non va bene una cosa, non ti dico come ti permetti”. Auriemma ha poi lasciato la diretta: “Tu hai generalizzato sui napoletani e non è da buon giornalista, ho sbagliato ad accettare l’invito, non avevo capito di entrare in un livello così basso”. Ravezzani ha chiuso così: “Puoi andare, non ci mancherai”.

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