Giustizia è fatta, anche se in ritardo”, ha commentato il presidente dopo che il Collegio di Garanzia del Coni ha rovesciato le decisioni di primo grado e appello
Il caso si è finalmente chiuso. Come definito da qualcuno, il caso sportivo dell’anno. È arrivato il verdetto del Coni che ha ribaltato la sentenza di primo grado, poi confermata in appello.

È stata messa la parola fine al caso di Centello-Pinerolo. Il Collegio di Garanzia del Coni ha rovesciato la prima e la seconda sentenza, dando di fatto ragione al Pinerolo. Il quale aveva presentato ricorso dopo la mancata sanzione al Centello, il quale non aveva rispettato la regola del fuoriquota nella sfida del campionato di Eccellenza piemontese.
La Giustizia sportiva non aveva accolto le ragioni del Pinerolo, omologando il risultato di 2-1 in favore dei padroni di casa e sottolineando che “il mancato schieramento per soli 2′ su 99′ effettivi”, non avesse in sostanza “influito sul regolare svolgimento della gara né sul risultato”.
Tale decisione mandò su tutte le furie il Pinerolo, che con quella vittoria a tavolino sarebbe balzato in testa alla classifica. Ma il club del presidente Fortunato, omen nomen, non ha smesso di lottare ottenendo dal Coni quanto gli spettava.
Con il successo a tavolino la sua squadra rimane seconda in campionato, ma accede direttamente alle semifinali playoff. “Giustizia è fatta, anche se in ritardo”, ha commentato il numero uno del Pinerolo, che domenica affronterà la Virtus Balzano nella gara d’andata.