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Conte e il ritorno alla Juventus, Buffon esce allo scoperto: “Da marzo…” | VIDEO CM.IT

L’ex portiere bianconero, attuale Capo Delegazione della Nazionale italiana, si è così espresso sul possibile riapprodo a Torino del tecnico del Napoli

L’inviato di Calciomercato.it, Francesco Iucca, ha raccolto le dichiarazioni di Gigi Buffon all’evento per l’inserimento nella Walk of Fame.

L’ex portiere e capitano della Juventus, attualmente Capo Delegazione della Nazionale italiana, ha risposto anche in merito alle incessanti voci che danno Antonio Conte verso il ritorno sulla panchina bianconera.

“È normale che allenatori come Conte da marzo in poi vengano accostati alle panchine
più prestigiose come a quelle che hanno una certa necessità. Io, però, non do nulla per scontato. Secondo me non ha ancora deciso nulla e pensato ad altro se non a portare a termine
questa impresa”.

Buffon all'evento Walk of Fame
Conte alla Juve, Buffon esce allo scoperto – Calciomercato.it

A proposito del duello Scudetto, con l’ultimo atto che andrà in scena domani sera, Buffon ha riservato grandi elogi all’Inter e a Simone Inzaghi: “Domenica scorsa è stato lo spartiacque del finale. È stato ed è un campionato avvincente, se dovesse esserci un’altra sorpresona finale sarebbe incredibile. Come ha detto Conte, il Napoli ha l’osso in bocca e farà fatica a farselo sfuggire.

Detto ciò, volevo fare i complimenti a Inzaghi e l’Inter, perché hanno fatto una stagione strepitosa a prescindere dall’esito del campionato e della finale di Champions. Ma in quella ho fiducia perché Inzaghi ha dimostrato in questi anni di saper preparare soprattutto le sfide secche, anche quando non è favorito le prepara in maniera incredibile e spesso sovverte i pronostici”.

Oggi nella leggenda in eterno. “Sono grandi soddisfazioni, ma come dico sempre e penso, per non staccare i piedi da terra non c’è da prendersi troppo sul serio – ha detto Buffon – Sono riconoscimenti grandi ma non mi sento così speciale, ho fatto solo lo sport e la disciplina che mi piaceva fare, mi sono divertito e mi hanno pure pagato, ora ritiro dei premi che meno male gli altri pensano siano meritati”.

Ma c’è grande sacrificio dietro tutto questo: “Qualcosa dietro sicuramente ci devi mettere e ce l’ho messo, ma la verità è che ogni momento di questo mio percorso è stato un momenti di grande gioia, cercare un centro esistenziale o delle soddisfazioni e prove. Mettersi sempre dei limiti da poter superare e verificare se c’erano davvero o sei riuscito a superarli. È stato questo lo sport, mettermi alla prova”.

Forse è stato questo il segreto di Buffon, non sentirsi troppo speciale e fare ciò che gli piace. “Sì, probabilmente è una delle motivazioni per cui ho giocato per così tanti anni ad alti livelli, alla fine non sentivo il peso mai di niente, della fatica, delle responsabilità e questo alcune volte si è anche visto (ride, ndr). Ma se c’è un modo per essere longevi nello sport penso sia questo”.

Essere diventato un idolo che effetto fa? “Io non mi sento così, mi sento uno che ha avuto le doti e la bravura, la determinazione e la fortuna di fare questa carriera. Non so che valutazione fare degli idoli, spesso quando li conosci sono delle delusioni, preferisco essere un punto di riferimento sportivo per il ruolo del portiere. Ma idolatrare delle persone si rischia di fare il loro male.

Bello che il campionato se lo giochino due italiani come Inzaghi e Conte. “Sì, è la cosa migliore ma non ho mai avuto dubbi sul valore e lo spessore degli allenatori italiani, sono un fiore all’occhiello”.

Ora la Nazionale dopo un calendario così compresso. “Sì, lo è ma è così per tutti. Le difficoltà che dobbiamo superare noi le devono superare anche gli altri, anche questa è una prova”.

Cosa manca alla tua carriera? “Non mi manca niente, sono stato felice di qualsiasi vittoria e le sconfitte che ho avuto sono state giuste e meritate perché in quei momenti non sono o siamo stati abbastanza bravi e gli altri sono stati migliori. Niente da dire, rivivrei e rifarei tutto con grande felicità”.

Cosa manca alla tua carriera? “Non mi manca niente, sono stato felice di qualsiasi vittoria e le sconfitte che ho avuto sono state giuste e meritate perché in quei momenti non sono o siamo stati abbastanza bravi e gli altri sono stati migliori. Niente da dire, rivivrei e rifarei tutto con grande felicità”, ha concluso Buffon.

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