Le parole del tecnico azzurro alla vigilia della sfida conto il Parma: dalle ultime di formazione, al futuro alla lotta Scudetto contro l’Inter
Manca sempre meno al termine della stagione e il Napoli si presenta alla 37a giornata con un solo punto di vantaggio sull’Inter. Lotta spietata per il tricolore.

La trasferta a Parma nasconde tante insidie. Con la squadra partiranno anche gli infortunati Juan Jesus, Buongiorno e Lobotka. Pochi dubbi di formazione per Antonio Conte, che lascerà i titolari schierati contro il Genoa: Neres partirà dalla panchina.
Il primo commento di Conte sul momento e sugli obiettivi raggiunti: “Non c’è normalità, stiamo arrivando alla fine di questa stagione e abbiamo la fortuna di giocare qualcosa di importante. Non possiamo definire questo finale di stagione normale. Questo obiettivo non era nelle nostre menti, mentre abbiamo raggiunto più di un obiettivo stagionale, come quello di entrare in Champions League. L’altro era cercare di dare fastidio, altro obiettivo raggiunto. Ora cerchiamo di capire quanto fastidio vogliamo dare fino alla fine del campionato. Ci siamo meritati di vivere questo stress e queste pressioni. Paura? Cosa? (Ride ndr). C’è l’incognito, perché prepari tutto, ma c’è l’imprevedibilità della situazione”.
Sul bonus sprecato: “Pareggiare contro il Genoa ci ha dato fastidio. La partita è stata dominata. Il Genoa è entrato solo otto volte nella nostra area. Può accadere, è successo al Manchester City contro il Southampton, mettendone a rischio la qualificazione in Champions. Il calcio non è matematica. Noi dobbiamo essere bravi a indirizzare le situazioni dalla nostra parte. Una vittoria avrebbe detto tanto, ma il presente ora si chiama Parma”.
McTominay con qualche problema, la battuta di Conte
Su McTominay e Neres: “McTominay ha avuto qualche problemino in settimana. Troveremo sempre la soluzione. Neres ha recuperato e si è allenato tutta la settimana con noi. Ha aumentato l’autonomia, ma non può essere un giocatore pronto per giocare dall’inizio”.

Le insidie di Parma: “Loro stanno lottando per salvarsi. Chiaramente troveremo una squadra combattiva”
Sullo Scudetto e sulle emozioni che sta vivendo la squadra: “Il gruppo sa che sta giocando per un obiettivo non preventivabile. Per i grandi club uno Scudetto in più non cambia la vita, ma per una piazza come Napoli è storico. Basti pensare che due anni fa non si vinceva da oltre 30 anni, da Maradona. Si sa la differenza c’è nel vivere questo tipo di situazioni. Chi non vive spesso, vede un ambiente carico di tensione, che dobbiamo cercare di tenere nel giusto peso. I ragazzi sanno cosa significa vincere uno Scudetto a Napoli”
Sulle pressioni personali: “Sento una responsabilità, forse fin troppa. Penso che abbia le spalle larghe per gestire queste pressioni, ma non nego che è un bel carico. In altre piazze non sarebbe così. Sono più abituati a vivere questo tipo di situazioni. Non dimentichiamo un concetto: ci è stato chiesto una bella torta, e noi la bella torta l’abbiamo fatta. Siamo ritornati con 4 giornate d’anticipo in Champions League. Abbiamo valorizzato la rosa. Abbiamo ricreato euforia ed entusiasmo. Abbiamo avuto tutti sold-out al Maradona. Ora serve mettere la ciliegina, che può sembrare piccolina ma rappresenta la storia. Saresti ricordato per sempre a Napoli. Dobbiamo avere l’ambizione di essere ricordati”.
Sulla contemporaneità del match con l’Inter: “Importante avere l’aggiornamento durante la partita, ma sicuramente il risultato non potrà condizionare ne una squadra nell’altra. In questo tipo di situazioni non si può speculare. Devi fare il tuo e possibilmente vincere la partita”.
Nel finale, prima di andare via, Conte si è lasciato andare ad una battuta su McTominay, che anche se “zoppo” andrà schierato titolare.