Comprato per 12 milioni di euro dalla Juve, l’attaccante italiano è in partenza da Liverpool
Dopo aver raggiunto le cinque presenze in Premier League necessarie per ricevere la medaglia di campione d’Inghilterra, Federico Chiesa non è stato convocato per la sfida dello scorso weekend contro l’Arsenal e la sua permanenza al Liverpool la prossima stagione appare sempre meno probabile.

Con il rinnovo di Momo Salah e il casting di mercato già aperto su altri esterni offensivi, gli spazi per l’ala italiana potrebbero ridursi ulteriormente la prossima stagione e, nonostante i propositi di permanenza dell’ex Fiorentina, alla fine la soluzione migliore per tutti potrebbe essere una cessione in prestito la prossima estate. Ne è convinto anche ‘The Athletic’, che ha fatto il punto della situazione sul 27enne ligure.
Chiesa torna in Italia: ecco il club ideale
Secondo la testata britannica, un ritorno in Serie A rappresenta ad oggi lo scenario meno sorprendente. Escludendo un clamoroso ritorno a Firenze o a Torino, il giornalista Gregg Evans ha ricordato l’interesse di Milan e Roma, anche se le incertezze tecniche e dirigenziali dei due club non lasciano presagire un affondo immediato per il calciatore.

Acquistato per 12 milioni di euro più 3 di bonus dalla Juventus, Chiesa valuterà il da farsi con la dirigenza dei Reds a fine stagione. Allo stato attuale dell’arte, secondo ‘The Atheltic’ la destinazione più probabile resta il Napoli. Più che il prezzo del cartellino, a far riflettere le squadre italiane è soprattutto l’ingaggio del giocatore e per questo è molto probabile che il Liverpool riceverà soprattuto offerte in prestito, con la richiesta di partecipazione allo stipendio.
Nonostante la gioia della vittoria della Premier League, la stagione ha riservato poche gioie all’ex bianconero. In tredici presenze complessive tra tutte le competizioni, l’ala genovese ha collezionato 2 gol, 2 assist e poco più di 400 minuti in campo. Un bottino davvero magro, con un feeling tecnico-tattico che non è mai veramente sbocciato con Arne Slot.