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Marco Giampaolo: dai campi di provincia alle lotte salvezza, la storia del “Maestro”

La storia del tecnico nato in Svizzera e che ha saputo lottare in Serie A tra grandi soddisfazioni e cocenti fallimenti, guadagnandosi il simpatico soprannome di “Maestro” 

Marco Giampaolo la storia
Marco Giampaolo: dai campi di provincia alle lotte salvezza, la storia del “Maestro” (Calciomercato.it)

La carriera di Marco Giampaolo non è ricca di trofei, anzi, il suo palmares è vuoto, ma le sue conquiste più importanti le ha ottenute senza il bisogno di alzare titoli. Il destino lo ha voluto come protagonista di realtà più piccole o più semplicemente in difficoltà. Una volta avvenuto il grande salto in alto, non ha saputo reggere una pressione enorme e ha dovuto fare un passo indietro da grande professionista.

La sua storia da giocatore non esalta particolarmente. Come centrocampista gioca nel Giulianova e poi nel Gubbio agli inizi degli anni ’90. Fa poi Licata e Siracusa e infine Andria e Gualdo con il finire del secolo. Gioca 7 anni a un livello più alto, per poi ritirarsi come giocatore. Da allenatore, invece, l’attitudine è ben diversa e i palcoscenici più importanti.

Marco Giampaolo, gli inizi da vice e i primi incarichi da allenatore

L’avventura come tecnico inizia nel 1999, con l’incarico come osservatore con Delio Rossi, Giovanni Galeone e Tarcisio Burgnich al Pescara. A inizio secolo diventa vice di Adriano Buffoni, che lo porterà con sé al Giulianova. Nel 2002 approda al Treviso, sempre come vice, questa volta di Massimo Silva e rimarrà lì per ben 2 anni.

Dopo altri 2 anni, sempre da vice, questa volta all’Ascoli, la sua prima vera chiamata da allenatore arriva nel 2006 con il Cagliari. La gestione dei rossoblù non è facile e viene esonerato dopo 19 partite. Verrà poi richiamato un paio di mesi più tardi e avrà modo di concludere la stagione, per iniziarne un’altra, salvo poi essere nuovamente licenziato.

Passati dei mesi di stop, torna ad allenare, questa volta il Siena, che condurrà a una salvezza tranquilla. Sarà una delle tappe più felici del suo percorso, fino all’esonero anche da parte della società toscana. Trascorso un altro periodo senza panchina, tocca al Catania, ma l’esperienza è molto breve e infelice, con appena 23 partite.

Farà ancora peggio con Cesena e Brescia. La prima esperienza dura appena 10 partite, prima dell’esonero. La seconda, che arriva dopo quasi 2 anni fermo, raggiunge solamente le 7 gare disputate, con un inizio pessimo in Serie B e un altro esonero.

Il “Maestro” a Empoli, il fallimento Milan e la Samp: il clou della carriera

Nel novembre del 2014 viene chiamato dalla Cremonese in Serie C e sarà proprio quell’esperienza a farlo ripartire. Ottiene una media di 1,42 punti a partita, la più alta della sua carriera e il buon calcio espresso gli permette di ritornare in Serie A. Nella stagione 2015-16 sostituisce Maurizio Sarri nell’Empoli, dopo il suo passaggio al Napoli.

Marco Giampaolo sulla panchina della Sampdoria
Il “Maestro” a Empoli, il fallimento Milan e la Samp: il clou della carriera (LaPresse) – Calciomercato.it

Con i toscani si conquista il soprannome di “Maestro”, valorizzando calciatori come Zielinski e Saponara e conquistando addirittura l’undicesimo posto in classifica, con una salvezza tranquillissima. Sarà l’incipit del suo prime, toccato con il passaggio nella Sampdoria. In blucerchiato allenerà per 3 anni, con oltre 126 partite e offrendo un calcio divertente e ben definito.

Allena calciatori come Quagliarella, facendolo diventare capocannoniere, Torreira, Andersen e Schick. Nella stagione 2018/19 arriva persino al nono posto in classifica, il miglior piazzamento della sua carriera. Un risultato che gli vale la chiamata del Milan in estate. Ma Giampaolo non regge il grande salto in carriera e dopo 4 sconfitte in 7 partite viene esonerato.

Il presente di Giampaolo: una lotta costante per restare in A

Dopo mesi fermo riparte dal Torino, ma l’avventura in granata è negativa, tanto da costargli l’ennesimo esonero, questa volta dopo il girone d’andata deludente. Ritorna così alla Sampdoria, ma l’impatto non è più quello di una volta e nonostante la salvezza conquistata, l’inizio della stagione 2022/23 lo porta a un altro esonero.

Trascorrono quindi due anni prima di rivederlo su una panchina, questa volta quella del Lecce. Alla guida dei salentini parte anche bene, con 16 punti in 13 partite, utili per ottenere una salvezza tranquilla. Poi, però, crolla. Un’ennesima lotta salvezza da vivere come tutta la sua carriera, con qualche sussulto ma anche delle delusioni.

Questo è Marco Giampaolo, un allenatore che ha saputo sfiorare il cielo con un dito, esaltando alcuni grandi giocatori, ma perdendosi anche in realtà più piccole. Un uomo per bene, che da ormai 20 anni cerca di aggiornarsi in panchina, mantenendo una grande professionalità.

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