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Serie A, dall’iscrizione ai campionati a fondi e riforme: il presidente Covisoc spiega tutto | ESCLUSIVO

Le parole di Tommaso Miele a proposito dei problemi di sostenibilità del calcio italiano a margine del Premio Maestrelli

Proprietà straniere e fondi di investimento internazionali, ma anche se non soprattutto la sostenibilità delle società sportive in Italia. Sono questi alcuni degli aspetti più importanti e complessi che caratterizzano il calcio italiano. Un tema a cui viene prestata particolare attenzione anche al Premio Maurizio Maestrelli 2025, prestigiosa rassegna che ormai ogni anno celebra eccellenze nazionali e locali.

il presidente della covisoc tommaso miele
Tommaso Miele, presidente Covisoc – calciomercato.it

Non a caso, nell’ultima edizione che si è svolta nella suggestiva cornice del Teatro Manzoni a Cassino, tra gli ospiti di spicco c’è stato anche Tommaso Miele, presidente della Covisoc (la società che monitora i conti delle squadre di calcio) oltre che magistrato e presidente aggiunto alla Corte dei Conti. In esclusiva a Calciomercato.it le sue parole: “Sono particolarmente felice di ricevere questo premio per due motivi. Uno è che sono del territorio, di Aquino, ho ricevuto altri premi ma sempre in giro per l’Italia. C’è quindi emozione per questo. E poi evidentemente è stato riconosciuto il lavoro di attenzione che la Covisoc svolge nell’accertamento della sostenibilità finanziaria delle società di calcio. Sia all’inizio dell’anno per l’iscrizione ai campionati che nel corso della stagione per l’accertamento dei vari obblighi finanziari delle società, a cominciare dal pagamento degli stipendi, i contributi previdenziali e fiscali. È la mia seconda esperienza nel calcio, 15 anni fa ho fatto il commissario della Lega Pro, è stato entusiasmante”.

Proprio in Lega Pro ci sono stati e ci sono parecchi problemi: a che punto siamo? “Il problema esisteva ai tempi in cui facevo il commissario, nella sostenibilità finanziaria. C’erano società i cui presidenti non avevano alcun problema nell’affrontare un campionato che comportava 2-3 milioni di spese. Oggi esistono grossi problemi, sono venuti fuori anche di recente su segnalazione della Covisoc perché abbiamo individuato società che non pagano gli stipendi, i contributi previdenziali, e su nostra segnalazione si è mossa anche la Procura. Col campionato in corso questo altera tutta la situazione del campionato stesso. Occorre stabilire regole ben precise per l’iscrizione delle società ai campionati. Io mi permetto di suggerire anche che va fatta una selezione a monte, una riforma dei campionati dovrebbe tenere conto di questo. Perché il problema è quello della Lega Pro, dove ci sono problemi di sostenibilità, ma i problemi ci sono anche con le società di Serie A e B. Con le proprietà diffuse tra fondi internazionali vari esistono sempre di più problemi per l’accertamento della reale proprietà e delle dinamiche finanziarie che ci sono a monte nelle varie società. Quindi sicuramente questi sono problemi, che però vanno risolti non in sede di accertamento della Covisoc ma fissando regole ben chiare e precise”.

Covisoc, il presidente Tommaso Miele tra iscrizione ai campionati e fondi stranieri in Serie A

Il presidente Lotito spesso parla di società che anche in Serie A non potrebbero nemmeno iscriversi. “L’accertamento che la Covisoc fa è sulla base delle regole fissate in ambito federale. Anche l’accertamento dei bilanci, tutti certificati, viene fatto in base alle regole previste dalle Noif. I problemi finanziari a monte delle proprietà, le dinamiche dietro le quinte, sfuggono anche alle regole. L’importante per l’iscrizione al campionato è garantire che il bilancio sia certificato e che sia in regola. Poi come ci si arriva sono dinamiche che sfuggono e che non rilevano neppure ai fini dell’iscrizione ai campionati, perché riguardano la situazione finanziaria anche dei proprietari. L’importante per l’iscrizione è che i bilanci siano certificati. Il nostro accertamento poi è finalizzato in base alle regole federali. Poi noi non abbiamo i poteri dell’autorità giudiziaria per accertare la veridicità o meno di quello che viene dichiarato. Però sono tutti bilanci certificati, non abbiamo motivo di mettere in dubbio quello che ci viene esibito.

il presidente della covisoc tommaso miele
Tommaso Miele, presidente Covisoc – calciomercato.it

Ha parlato di fondi e proprietà straniere: qual è la sua visione su questi due aspetti nel calcio moderno e italiano? “Dieci anni fa, quando feci il commissario alla Lega Pro questi fenomeni erano all’inizio, oggi sono la regola. Nulla preclude a fondi di investire nella proprietà di società di calcio. Bisognerebbe stabilire regole un po’ più severe per una questione di trasparenza, ma anche per questione di sostenibilità. Certamente non si può precludere a un fondo internazionale di investire in una società di calcio, che è un patrimonio del fondo. Bene o pericolo? Il mondo si evolve, anche il commercio fa lo stesso. Una società di calcio diventa un prodotto su cui investire, bisogna distinguere regole di natura commerciale e regole di natura sportiva, per questo citavo le Noif, che garantiscano maggiore trasparenze per verificare chi siano gli effetti proprietari delle società di calcio. Perché con i fondi il pericolo che questa trasparenza venga messa in dubbio o affievolirsi il rischio esiste”.

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