Le parole dell’allenatore bianconero al triplice fischio della sfida dell’Olimpico. Sono diversi i temi affrontati dal tecnico ai microfoni di DAZN
Tanto amaro in bocca ma anche la consapevolezza di potersi giocare fino in fondo le proprie chances. Un Igor Tudor senza peli sulle lingue si è presentato ai microfoni di DAZN per analizzare il pareggio maturato allo Stadio Olimpico tra la sua Juventus e la Lazio al termine di una gara combattuta che ha visto i biancocelesti impattare il definitivo 1-1 grazie alla rete di Vecino.

Sulla gestione della gara e sul gesto di Kalulu, costato al difensore francese l’espulsione, Tudor ha chiosato: “I ragazzi hanno dato il massimo. Peccato per il gol subito: mi sono comunque complimentato con i ragazzi negli spogliatoi. Kalulu? Dispiace perché sono due partite che giochiamo in inferiorità numerica. Il gesto c’è stato ma non so se lo prende in viso, è un’ingenuità. Tira la mano…non bisogna farlo: è un ragazzo per bene. Accettiamo questa decisione. Al ragazzo dispiace, è una bravissima persona: vediamo cosa succede, magari gli danno una giornata”.
Tudor ha poi allargato il suo punto di osservazione coinvolgendo nella sua analisi anche Vlahovic e Gatti: “A Gatti devo fare i complimenti, viene da una frattura e non si è praticamente mai allenato con la squadra. Ha stretto i denti, entrando all’altezza. Ho tolto subito i due ragazzi a cui ho chiesto scusa: non capita spesso ma mi servivano censimenti ed esperienza. Ho fatto una scelta per la squadra, particolare, ma che rifarei”.
Tudor spiega il cambio di Nico Gonzalez, poi rilancia: “Così questa squadra può diventare di grandissimo livello”
Ancora una volta non ha convinto Nico Gonzalez, sostituito alla fine del primo tempo per far posto a Conceicao. Tudor spiega: “L’ho visto stanco e in affanno da un punto di vista fisico. Per noi è importante, Conceicao invece ha personalità, mi è piaciuto tanto: si è mosso bene”.

Giudizio della squadra con tutti gli effettivi? – “Una bella domanda. Ci sono momenti della stagione che cambiano tanto. Comunque la squadra è forte, ha valori: con due-tre pezzi il prossimo anno può diventare di livello molto alto. Già così è forte”. Sguardo sul presente ma occhi puntati anche sul futuro. La corsa Champions, però, è più incerta che mai.