I bianconeri a un passo dal colpaccio all’Olimpico, poi Vecino fissa il risultato sul pareggio che lascia tutto apertissimo: le parole del tecnico croato e di Locatelli
La Juventus va a un passo da una vittoria pesantissima, ma il gol di Vecino fissa il risultato sul pareggio e lascia tutto aperto per la corsa Champions. Molto passerà anche da Atalanta-Roma, che i bianconeri guarderanno con grande interesse.
Nel postpartita le parole di Igor Tudor: “Siete stati a un millimetro dalla vittoria, è la seconda volta che restate in 10 per un’ingenuità e concederte tanto. “Vanno fatti i complimenti ai ragazzi. Mancava un minuto, c’è rammarico. Per me si è fatta una buona gara, concreta, viste le difficoltà, prendiamo questo punto. Ci concentriamo con tutti quelli che vedremo in settimana che ce la fanno”.
Oltre a Kalulu, contro l’Udinese senza Savona e Thuram. “Si aggiunge a questa sfortuna, lo accettiamo come fatto finora. Ma noi ci siamo. Abbiamo dimostrato che ci siamo”.
Sui cambi e Adzic tolto dopo 10 minuti. “I cambi vanno fatti per il bene della squadra. Ho fatto i complimenti ai ragazzi e ho chiesto scusa ai ragazzi che sono entrati e usciti. Ma era un cambio giusto e lo ripeterei, per il bene della squadra. A Gatti anche vanno fatti i complimenti, viene da una frattura e non aveva fatto un minuto di allenamento con la squadra. Lui ha questa voglia di fare, si è messo a disposizione mi ha detto ‘buttami dentro anche 1-2-3-5 minuti’, gli faccio i complimenti. Questa è stata la scelta”.
I giocatori si sentono sotto esame per sapere se saranno confermati o meno l’anno prossimo? “La domanda non c’entra niente. Non ti devo ripsondere niente. Io alleno la squadra, faccio il meglio, tutti sono disponibili e sono contento. Questa domanda è tipica domanda da mondo Lazio”.
C’è qualcosa che non le è piaciuto? Vede nervosismo nella squadra? “Si gioca tanto, c’è nervosismo e tensione. La squadra è giovane, paghiamo questo errore ma la squadra mi è piaciuta in tutto”.
Il lavoro mentale e la convinzione è il più importante che ha fatto sui giocatori o si aspetta di più? “Sempre una situazione specifica per ogni gara. Bisogna prepararla al meglio con quelli che abbiamo. Vediamo se recupera qualcuno, c’è un’emergenza, una bella motivazione, una bella voglia di fare. Noi ci siamo, ci sono anche altri vicini, ma penso che oggi la mentalità e la voglia dimostrano che siamo molto dentro”.
A distanza di un anno ci dice perché è andato via dalla Lazio? “Non parliamo del passato. È stato un bel passato, si è fatta una scelta, con tranquillità. Non bisogna mai girarsi indietro, ma guardare avanti”.
Contento del bilancio? “Il momento specifico è sempre importante, si arriva alle ultime quattro in cui giochi fuori casa contro Bologna e Lazio. A Bologna è stato un match da pareggio. Si perderanno punti in queste ultime gare, qualcuno perderà dove non si pensa che la possa perdere, perché è il calcio”.
Yildiz prima espulsione, Kalulu prima espulsione: due rossi insoliti. Può essere la pressione che sentono troppo? “Sicuramente, va con l’età. Possono succedere queste cose, sono due bravi ragazzi, non cattivi. L’abbiamo pagata un po’ questa roba qui, si impara in fretta e si guarda avanti”.
Quando lei giocava quanti episodi del genere come i rossi di Kalulu e Yildiz: come li giudica? “Il Var è una grande cosa, ha cambiato il calcio in meglio, è benvenuto. Sono magari i rigorini, questi ‘rossini’, non so come chiamarli, i mezzi rossi, questi vanno combattuti, non fare gli attori e buttarsi. Questo mi piace meno, ma il Var va sostenuto”.
Lazio-Juventus, Locatelli tra rammarico e la finale di Coppa Italia

Il clima nello spogliatoio? Hai parlato con Kalulu? “C’è rammarico, eravamo vicini a una grande vittoria. La squadra è una squadra vera, volevamo soffrire, da questo vogliamo ripartire. Lui sa che è un errore che non si deve fare, è consapevole, ma le partite si decidono nei dettagli ma bisogna ripartire dallo spirito che abbiamo avuto”.
Potresti giocare ancora da centrale vista la sua assenza. “Nell’emergenza gioco dove chiede il mister. Non bisogna avere alibi di nulla, il nostro obiettivo è la Champions League”.
Dipende molto da Atalanta-Roma per voi. “Sì, guarderemo la partita ma ci sono cose che non possiamo controllare. Sprecare energie su altro non porta tanto”.
In entrambi gli scontri diretti vi siete fatti rimontare: è mancato qualcosa nella gestione o non avete rimpianti? “Due partite differenti, si decidono nei dettagli, è mancato qualcosa, ma oggi è stato diverso. Col Bologna è stata una partita tosta, abbiamo fatto delle buone gare, ora il focus è sulle ultime due”.
Cosa aggiunge o cosa toglie questa gara alle sicurezze della squadra? “Non ci deve togliere niente, si è vista una bella squadra oggi, eravamo a soffrire tutti insieme. Nella difficoltà si è vista una squadra vera, dobbiamo ripartire da qui. Con questo atteggiamento possiamo far male agli altri”.
Quanto saranno pesanti le assenze di Thuram e Savona con l’Udinese? “Dal primo giorno alla Juve ho capito che non dobbiamo mai cercare alibi, devono essere tutti all’altezza”.
Tra quattro giorni ci sarà la finale di Coppa Italia: un pronostico? “Non lo so, l’unico grande rammarico è che non ci siamo noi”.
Siete giovani, c’è un problema di gestione della pressione viste le espulsioni o sono casuali? “Non credo siano casuali, un po’ di esperienza ci manca. Comunque Kenan tornerà, focalizziamoci sull’Udinese e poi Venezia”.