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Il gol dell’addio e quella frecciata di Conte: una partita ha cambiato la storia di Raspadori

Jack Raspadori prova a entrare nuovamente nella storia del Napoli, 741 giorni uno dei gol più importanti della sua carriera: c’è un momento preciso che ha cambiato la sua storia in azzurro

Ogni squadra ha il suo jolly. L’asso da giocarti nei momenti di difficoltà, per ribaltare una partita e cambiare l’inerzia di un match. Ci sono uomini fedeli, ai quali puoi fare sempre affidabilità. E uno di questi è sicuramente Giacomo Raspadori.

Conte e Raspadori
Antonio Conte e Giacomo Raspadori (LaPresse) Calciomercato.it

Silenzioso, fino al punto giusto, lavoratore infaticabile e decisivo. Jack è quella carta nel mazzo di Antonio Conte che sta concretizzando un vero e proprio miracolo sportivo. Se McTominay può essere considerato l’MVP della stagione azzurra, solidità e continuità, concretezza e bellezza, tecnica e audacia, allora Raspadori è da considerare la provvidenza.

L’ex attaccante del Sassuolo ha realizzato un altro gol pesante, comparabile a quello del 23 aprile 2023, quando allo Juventus Stadium realizzò lo 0-1 che ammazzò definitivamente il campionato e permise al Napoli di chiudere in bellezza qualche giorno più tardi. La rete di Raspadori segnata a Lecce ha lo stesso sapore di quella fatta contro Szczesny in Juve-Napoli.

I dubbi di Raspadori al Napoli: una partita ha cambiato tutto

E pensare che Jack sarebbe dovuto andare via a gennaio. Già, perché dai primi mesi con Conte e con l’inizio della nuova stagione, qualcosa è andato storto. Addirittura in autunno, dal ritiro della Nazionale dove il classe 2000 ha sempre dimostrato di essere centrale, chiedeva maggior continuità e presenze in campo. Insomma, voleva giocare di più.

Esultanza di Raspadori in Napoli-Venezia
Quel gol al Venezia che ha cambiato la stagione di Raspadori (LaPresse) Calciomercato.it

Mister Conte non gli ha assicurato mai il posto da titolare, perché il modulo e l’equilibrio di squadra non gliel’ha permesso. Ma ad ogni emergenza non ha mai esitato a buttarlo nella mischia. Ed è stato ripagato con gol e assist pesantissimi. Un momento però ha cambiato il futuro di Jack Raspadori: la cessione di Kvaratskhelia è stata determinante.

Per la sessione invernale di calciomercato, Roma e Inter hanno dimostrato interesse per l’attaccante del Napoli, ma la partenza del georgiano ha bloccato tutto. Inutile dire che all’Inter avrebbe certamente trovato spazio e in giallorosso probabilmente sarebbe diventato titolare. Quel gol contro il Venezia del 29 dicembre, al 79′ e davanti al proprio pubblico e al ridosso dell’addio di Kvara cambiò le intenzioni del giocatore, del mister e della società.

Un mese e mezzo più tardi, con una risata amara, Conte lanciò una frecciata in pubblico ad una domanda sulla mancata cessione di Raspadori: “Vendevamo anche lui? Il campionato bisogna pur finirlo…”. E così Raspadori ha continuato a lavorare, a subentrare e talvolta a giocare da titolare, specialmente nell’ultimo periodo.

Raspadori decisivo in Lecce-Napoli: il gol dello Scudetto bis al retrogusto d’addio

Tra febbraio e marzo, tre gol in quattro partite. Un bottino che sembrava rilanciare l’attaccante della Nazionale verso la titolarità. Il ritorno di Neres ha ricambiato lo scenario. Nel 4-3-3 non c’è spazio per Raspadori. Ma il brasiliano è durato poco e i problemi muscolari lo hanno colpito nuovamente dopo la sfida contro l’Empoli.

Esultanza di Raspadori in Lecce-Napoli
Raspadori e il gol Scudetto in Lecce-Napoli (LaPresse) Calciomercato.it

A Monza, Jack inizia a scrivere un nuovo capitolo. Entra a mezz’ora dalla fine e confeziona un assist decisivo per McTominay. Ma il capolavoro – con la complicità dello scozzese – lo realizza proprio al Via del Mare, 741 giorni dopo Juventus-Napoli. La rete su punizione, sul primo palo di Falcone, permette al Napoli di mantenere il distacco con l’Inter.

“Ci sono gol importanti che vengono ricordati”, dirà Raspadori a fine partita. E questa marcatura potrebbe diventare quella decisiva, quella del quarto Scudetto. Giacomo prova a mettere la sua firma indelebile sul tricolore bis, che sarebbe storia. Ma quella questione aperta nata in autunno, sulla richiesta di giocare di più, è solo rimandata all’estate.

Raspadori è uno dei pezzi pregiati che sarà messo sul mercato. È un win-win per tutti. Per il giocatore, alla ricerca di un club che gli permetta di essere centrale e non semplicemente un jolly; al Napoli, che viste le sue prestazioni e gol pesanti, potrà contare su una vendita a prezzo pieno. Non si accettano sconti per il gioiello della Nazionale italiana.

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