Novità in casa bianconera che vanno oltre al rinnovo del difensore: pronta un’altra firma e c’è la scelta fatta sul nuovo tecnico
La Juventus tra presente e futuro. Il presente racconta della corsa alla Champions, delle sfide con Bologna e Lazio che decideranno le sorti della stagione bianconere. Senza il quarto posto sarebbe difficile non parlare di fallimento e non rivedere anche i piani futuri.

Piani nei quali rientra a pieno titolo anche Federico Gatti: il rinnovo è ormai cosa fatta, come raccontato da Calciomercato.it nei giorni scorsi. Un rinnovo frutto – ne ha parlato Riccardo Meloni a TiAmoCalciomercato sul canale Youtube di Calciomercato.it – di una promessa fatta da Giuntoli al momento della firma dell’ultimo contratto: un adeguamento in caso di salto in avanti dello status dentro alla Juve.
Così è successo, con quaranta partite e fascia di capitano in alcune occasioni, ed allora è arrivato il rinnovo: la chiusura è prevista questa settimana per un contratto fino al 2030 con ingaggio adeguato. Una scelta che non riguarderà soltanto Gatti, perché c’è un altro bianconero pronto a rinnovare.
Juventus, tutto su Conte: il piano
Sempre Riccardo Meloni ha parlato, infatti, di Weston McKennie: “Ci siamo quasi per il rinnovo di McKennie, almeno 2028 o addirittura 2029 con adeguamento di ingaggio. È un giocatore che gioca sempre e comunque ed allora sarà blindato”.

Troverà spazio anche con il nuovo allenatore che potrebbe essere Antonio Conte: “La scelta dell’allenatore la farà la proprietà e hanno in testa Conte: se hanno la possibilità di prenderlo anche facendo uno sforzo economico, lo faranno. Se si libera dal Napoli, per Tudor ci saranno pochissime possibilità. Se non riesce a liberarsi, allora possono crescere le possibilità per Tudor. O si arriva ad un allenatore top oppure si può andare avanti con Tudor che ha convinto”.
Linea chiara dunque in casa Juventus ed ora per i bianconeri la scelta non può che essere di puntare sull’usato sicuro rappresentato da Conte: uno che ha dimostrato anche quest’anno di essere garanzia di competitività e vittoria. Quello che manca alla Juve da un po’.