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Caso Joao Mario, multa da 30 milioni all’Inter: sentenza UFFICIALE del Tas

In casa nerazzurra arriva la sentenza ufficiale da parte del Tribunale legata al caso che coinvolge il centrocampista portoghese

Una decisione che rappresenta una vera e propria svolta in casa Inter. Arriva la sentenza ufficiale da parte del Tas in merito al caso Joao Mario, ex nerazzurro oggi al Besiktas.

Joao Mario in azione
Inter, caso Joao Mario: arriva la sentenza del Tas (LaPresse) – Calciomercato.it

Il portoghese all’Inter non ha mai lasciato il segno. Arrivato a fine estate 2016 dopo un Europeo vinto e giocato da protagonista, viene strappato allo Sporting CP con un assegno da 44 milioni di euro. In casa nerazzurra il centrocampista lusitano è il grande colpo del primo mercato dell’Inter di Suning. L’avventura del calciatore in nerazzurro però, non andrà come sperato: prestazioni scadenti che lo portano a prendere i fischi di San Siro. L’Inter allora prova a mandarlo a giocare altrove per fargli ritrovare fiducia.

Il club meneghino lo spedisce in prestito in Inghilterra prima e in Russia poi, ma alla fine i nerazzurri rescindono il contratto di Joao Mario che, una volta svincolato, si accorda con il Benfica. A quel punto lo Sporting CP chiede ai nerazzurri di pagare una penale da 30 milioni presente nell’accordo che portò il portoghese a Milano: l’Inter non poteva vendere il calciatore a un’altra squadra portoghese.

Caso Joao Mario, sentenza UFFICIALE: niente penale

Subito dopo il trasferimento di Joao Mario al Benfica, lo Sporting CP si è rivolto alla Fifa per richiedere il suo risarcimento. La Federazione internazionale però rigettò la richiesta, non attribuendo alcuna responsabilità ai nerazzurri.

Marotta a bordo campo
Inter, nessuna penale: arriva la respinta del Tas (LaPresse) – Calciomercato.it

Dopo il no della Fifa, il club di Lisbona ha deciso di non demordere e di rivolgersi al Tas: il Tribunale Arbitrale per lo Sport però ha confermato quanto già deliberato. La sentenza ora è ufficiale: nessuna penale per il club del presidente Beppe Marotta. L’Inter così evita la beffa: oltre al danno di aver sborsato 44 milioni per un calciatore che non ha inciso, non sarà costretta a doverne versarne altri 30.

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