Due tesserati nerazzurri hanno patteggiato con la Procura Federale una squalifica sul campo e salteranno il match di sabato
L’Inter torna da Barcellona con una valigia di gol, subiti ma anche segnati. E una marea di sensazioni, di aver di fronte una squadra dal potenziale offensivo clamoroso ma anche tremendamente vulnerabile. Il 3-3 è sicuramente un ottimo risultato considerando le occasioni create dai blaugrana, anche se resta un po’ di rammarico per quel gol annullato per una punta di scarpino. Una beffa, ma comunque un ottimo punto da cui ripartire martedì. Anche se senza Lautaro Martinez, la vera brutta notizia della serata.

Ora toccherà prima al match col Verona di sabato per tenere in vita il sogno scudetto, complicatosi maledettamente con la sconfitta contro la Roma e il -3 dal Napoli che ora ha quattro partite decisamente abbordabili. Nel frattempo, però, anche fuori dal campo si è andati avanti con una questione che da tempo pende su Appiano Gentile, ovvero l’indagine sulla questione ultras e i rapporti con le curve che ha coinvolto anche il Milan. Secondo ‘Il Corriere dello Sport’, si è arrivati in questo senso a una prima importante conclusione dal punto di vista sportivo: Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu avrebbero infatti patteggiato con la Procura Federale una giornata di squalifica. Oltre a una multa da 15mila e 30mila euro rispettivamente. Più 70mila all’Inter per responsabilità oggettiva.
Era una delle ipotesi, si paventava da tempo ma ora dovrebbe concretizzarsi in queste ore. E il turno di stop verrebbe scontato immediatamente, già nella partita in programma tra due giorni a San Siro tra Inter e Verona, per la violazione di due articoli del codice di giustizia sportiva: l’art 4, quello che parla espressamente di lealtà, probità e correttezza, e l’art. 25 comma 10, che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società.
Inchiesta curve: ecco le sanzioni a Marotta, Zanetti, il Milan e Calabria
Come riporta il quotidiano, i tesserati sono stati ascoltati nelle scorse settimane dal procuratore federale Giuseppe Chiné, con il quale hanno trovato un accordo pre-dibattimentale evitando di arrivare a processo e ottenendo così una sanzione dimezzata. Nessuna irregolarità riscontrata invece sulla posizione di Giuseppe Marotta, che prima di incontrare i tifosi aveva avvisato digos e procura federale con una PEC. Il presidente non era comunque nel registro degli indagati e non rischiava sanzioni. Per Javier Zanetti invece, da una squalifica si è passati a una multa di 14500 euro. Inoltre, non ci sarebbero prove o tracce di biglietti regalati direttamente dall’Inter per la finale di Champions del 2023.

Per quanto riguarda il Milan, invece, è stata comminata una sanzione pecuniaria di 30mila euro. L’ex capitano rossonero Davide Calabria verrà ascoltato martedì dal procuratore Chiné: per lui si prospetta quancosa di simile a Inzaghi e Calhanoglu, ovvero il patteggiamento per una giornata di squalifica. Tra le altre sanzioni, conclude il quotidiano, 30 giorni di inibizione e 14500 euro di multa per Claudio Sala (responsabile della sicurezza della prima squadra dell’Inter) e Massimiliano Silva (il Supporter Liason Office nerazzurro) e 30 giorni di inibizione e 13mila euro per Fabio Pansa (SLO del Milan).