Entro il 30 giugno, una importante società calcistica dovrà quasi smantellare la propria squadra: debiti fino a 300 milioni, pugno duro della Uefa
Una annata particolare, il 2024/2025, per diversi club di alto lignaggio in Europa. Molte società importanti come sappiamo hanno vissuto situazioni difficili, in campo e fuori. In Italia e non solo. In particolare, una squadra sta vivendo un momento assai critico dal punto di vista finanziario ed entro il 30 giugno sarà obbligata a cessioni davvero pesanti, per salvare le proprie casse.

Dopo i successi internazionali dello scorso decennio, il Siviglia è alle prese con una fase molto complicata. In patria, il club andaluso è ancora in lotta per non retrocedere, con cinque punti da gestire sul terzultimo posto occupato dal Las Palmas a cinque giornate dalla conclusione della Liga. Ma il futuro non si annuncia roseo, anzi ancora piuttosto in salita.
La situazione debitoria del Siviglia si sta facendo preoccupante. L’ex presidente Josè Maria del Nido Benavente ha spiegato come il monte debiti sia arrivato a circa 300 milioni di euro, con un passivo, per l’esercizio stagionale, che si prevede attorno ai 60 milioni di euro. Atmosfera delicatissima attorno al club, per evitare la bancarotta e rimettere in ordine le casse del club entro il 30 giugno andranno finalizzate più cessioni possibile.
Gli andalusi non saranno in grado di ottenere molto dagli eventuali riscatti dei giocatori in prestito e dovranno dunque sacrificare praticamente tutti i big. I pezzi più pregiati in merito sono il difensore Loic Badè, il centrocampista Djibril Sow e l’attaccante Dodi Lukebakio, nomi che possono tornare utili anche per il mercato italiano, con i club di Serie A che potrebbero approfittare dell’occasione.