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Dal ruolo di Giuntoli al sogno Conte, Juve avvisata: “Non è così scontato” | ESCLUSIVO

Sono tanti i casi spinosi in casa bianconera: il triplo annuncio non è affatto passato inosservato

Archiviata la deludente sconfitta subita al ‘Tardini’ contro il Parma, la Juventus di Tudor è chiamata ad una reazione immediata contro il Monza, prima di giocarsi moltissimo nella sfida diretta del Dall’Ara contro il Bologna. Due confronti, insomma, che contribuiranno a dare una fisionomia chiara alla poco incisiva stagione della ‘Vecchia Signora’, impegnati fino in fondo a centrare quello che fino a pochi mesi era considerato un obiettivo minimo, ossia la qualificazione in Champions League.

Quarto posto che, in realtà, ricoprirà un ruolo importante anche a proposito della possibile riconferma di Tudor. Tema, quest’ultimo, a proposito del quale lo stesso Cristiano Giuntoli ha lasciato una porta aperta poco prima del fischio d’inizio della gara contro il Parma. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it nel corso dell’ultimo episodio di ‘Juve Zone’ in onda sul nostro canale YouTube, Antonio Barillà ha fatto un po’ il punto della situazione in casa bianconera. Tra i diversi temi affrontati dal giornalista de ‘La Stampa’, quello riguardante l’ultimo KO patito in campionato non è sicuramente passato inosservato:

Credo che più della sconfitta preoccupi il modo in cui è maturata, è stata una squadra spenta e a tratti svogliata. Non ha saputo né interpretare la partita con la rabbia che ci voleva né avere una capacità di reazione a livello mentale. Questa cosa deve diventare occasione per togliere tutti gli alibi che ci sono intorno e inchiodare i giocatori alle proprie responsabilità“. Così si è espresso Barillà, che poi ha chiosato: “Non puoi andare a Parma in un momento così delicato della stagione e giocare così, non ci sono alibi”.

Barillà a Juve Zone: “Non credo che Giuntoli sia stato demansionato”

Problema fisico, mentale o motivazionale quello evidenziato da Kolo Muani e compagni? Barillà non ha alcun dubbio a riguardo: “Ci sono due ordini di motivi che vanno valutati: una flessione fisica, tecnico-tattica che posso anche comprendere a questo punto della stagione, mentre io quello che non tollero è la mancanza di attenzione, di grinta e di energia è intollerabile. In partite così devi lottare fino all’ultimo”.

Giuntoli pensieroso prima del match
Barillà a Juve Zone: “Non credo che Giuntoli sia stato demansionato” (LaPresse) – Calciomercato.it

Il tutto impreziosito da un’assenza che più di tutte sta caratterizzando la stagione bianconero: “C’è il rimpianto per giocatori che potevano essere utilissimi e sono stati sbolognati in maniera improvvida, io continuo a chiedermi con giocatori di maggiore esperienza e di maggiore peso nello spogliatoio la Juve sarebbe in questa posizione. L’esperienza è stata tirata via. In momenti così difficili ci sono giocatori che sanno trainare la squadra con il carisma che hanno, specialmente uno che è stato capitano della nazionale brasiliana”.

Da qui a parlare della posizione di Giuntoli all’interno del progetto tecnico iniziato dallo stesso football director bianconero il passo è breve: “Io non credo che Giuntoli sia stato demansionato. Credo che Scanavino abbia un ruolo molto più manageriale, mentre lui ne abbia uno più operativo sulla parte sportiva. In quanto a Chiellini, bisogna vedere che cosa succede: inizialmente è stata una sua scelta quella di dedicarsi a una parte fortemente manageriale e amministrativa. Non credo che sia demansionato Giuntoli, mentre il futuro dipende molto da quello che succederà ora. Se la Juve riesce a raggiungere la Champions e può fare 3 innesti intelligenti, allora può creare una Juve competitivissima per la prossima stagione. Se non vai in Champions si ridimensiona tutto, bisogna tornare a reinventare, si interrompe la costruzione di un ciclo che storicamente è fatta di passi progressivi”

Panchina Juventus, Barillà: “I risultati orienteranno tutto. Su Conte…”

Quali sono le reali chances di una permanenza di Tudor sulla panchina della Juventus? Non sono pochi i tifosi della ‘Vecchia Signora’ che in questi giorni hanno cominciato a porsi questa domanda. Interrogativo al quale ha risposto Barillà che ha poi colto l’occasione per un affondo in merito all’identità di una squadra che sembra essere lontana da quella dei fasti vincenti:

Tudor dà indicazioni alla sua squadra durante Parma-Juve
Panchina Juventus, Barillà: “I risultati orienteranno tutto. Su Conte…” (LaPresse) – Calciomercato.it

Tudor? Sulla sua conferma credo che incideranno due cose: una sono i risultati sportivi, che già tracciano una linea di demarcazione, la seconda dipende molto dal raffronto e questo spiega perché si sta prendendo tempo. Se hai la possibilità di prendere un top coach, un allenatore di assoluto prestigio, è chiaro che fai una riflessione. Se perdi questi obiettivi prestigiosi e devi scegliere un allenatore di medio calibro, a quel punto se la squadra è con Tudor, allora non si cambia”.

Immancabile poi una chiosa sul futuro di Antonio Conte, accostato in tempi e in modi diversi alla panchina della Juventus a maggior ragione dopo le recenti esternazioni del tecnico del Napoli: “Conte è sotto contratto ed è sotto contratto con una società che non è facile da ammorbidire. Ricordo che con Spalletti c’era una clausola che impediva di allenare per un anno rompendo prima il contratto, poi ci fu l’eccezione per la Nazionale. Quando dico che il campo e i risultati orienteranno tutto, intendo che se non dovesse andare in Champions c’è il rischio di un ridimensionamento qualitativo e quel punto non so quanti top allenatori sarebbero felici di riaprire un progetto. Uno lo può fare per il cuore, per il tifo e per la storia, ma non è così scontato”.

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