Dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia ai recuperi di campionati con i due rigori chiesti dalla Juventus: la moviola delle partite di mercoledì
E’ stato un mercoledì ricco di gare tra i recuperi delle gare di Serie A non disputate a Pasquetta per la morte di Papa Francesco e la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Proprio il derby della Madonnina tra Inter e Milan ha regalato il maggior numero di episodi da moviola.

I nerazzurri si sono lamentati in occasione del secondo gol siglato da Jovic. In particolare il portiere Josep Martinez si è lamentato di una spinta, ma il replay ha evidenziato che la mano sulla sua schiena era del compagno di squadra Bisseck. Il contrasto tra Leao e Barella, invece, sembra troppo lieve per giustificare il fischio di Doveri: ad ogni modo è una decisione di campo sulla quale non interviene mai il Var. Ha fatto discutere la sceneggiata finale di Inzaghi che non vuole che si dia recupero: da regolamento spetta soltanto all’arbitro decidere se e quanti minuti far recuperare, ma è consuetudine fischiare già al 90esimo se il risultato è acquisito.
Episodio molto particolare quello avvenuto all’inizio dell’azione del 3-0 di Reijnders. A contendersi il pallone sulla trequarti sono Theo Hernandez e Correa, ma quest’ultimo non riesce ad arrivare sulla sfera perché ostacolato Doveri. Fosse stato un calciatore del Milan, avrebbe fischiato fallo di ostruzione, ma ad oggi il regolamento non prevede alcun intervento nel caso in cui l’arbitro interferisca nel gioco ma senza toccare il pallone. Chissà se l’IFAB sfrutterà questo precedente per fare una modifica al regolamento in futuro.
Tocchi di mano in Parma-Juventus, perché Chiffi non ha dato rigore
La Juventus ha reclamato due calci di rigore nella trasferta di Parma. Nel primo caso c’è stato un tocco di mano di Keita sul cross di Kalulu, ma il braccio è in posizione naturale, attaccato al corpo, e non è rigido. Il che vuol dire che non c’è volontarietà ed è giusto lasciar correre.

Nei minuti finale, invece, rischia Hainaut sul cross di Yildiz. A salvare il difensore gialloblu è il fallo che il pallone gli sbatte sulla mano sinistra che è attaccata al corpo e ‘dentro’ la figura. Non punibile a differenza del destro che era largo. Giuste le due espulsioni in Genoa-Lazio: Otoa interrompe una chiara occasione da gol fermando Zaccagni lanciato a rete e ci sono tutti gli elementi per il Dogso. Belahyane colpisce coi tacchetti la coscia di Thorsby: fallo commesso con vigoria sproporzionata, da punire col rosso. Ci vuole il Var per togliere il rigore al Cagliari contro la Fiorentina: Pongracic in scivola non colpisce Luvumbo e il contatto avviene solo dopo che l’attaccante dei sardi allarga il piede verso l’avversario.