Le dichiarazioni del tecnico rossonero alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro i nerazzurri. Ecco le sue parole
E’ vigilia di Coppa Italia per il Milan di Sergio Conceicao, che domani affronterà l’Inter di Simone Inzaghi. Una sfida contro i nerazzurri che vale una stagione per il Diavolo.

I rossoneri stanno vivendo un’annata davvero complicata, ma contro i nerazzurri sono riusciti a far sempre bene. Vincere e volare in finale renderebbe certamente meno amari questi mesi di sofferenza per il Diavolo e i suoi tifosi.
La conferenza stampa di Conceicao
Le dichiarazioni in conferenza stampa di Sergio Conceicao alla vigilia del match di Coppa Italia che vale una finale contro l’Inter.

Le prime parole di Conceicao: “Complimenti all’Inter per il suo percorso- esordisce subito il mister. Noi voglia vincere e arrivare in finale. Vogliamo regalare una gioia ai tifosi, conquistando il trofeo. Va detto però che ogni partita ha vita propria. Ogni partita dipende da quello che facciamo noi. Bisogna essere di alto livello per vincere.”
Conceicao poi annuncia un doppio recupero, che andrà verosimilmente in panchina: “Walker si è allenato con la squadra così come Loftus-Cheek. E’ un buon segnale il loro rientro”.
Entrambi dovrebbe partire fuori in un Milan, schierato ancora con la difesa a tre: “Il modulo è importante, ma poi dipende dalle dinamiche della squadra. Sappiamo che bisogna difendere dei punti importanti dell’Inter. Jimenez e Musah sono stati dei quinti in determinati momenti della partita in passato, anche quando eravamo schierato con il 4-4-2. L’Inter ci conosce bene, così come noi conosciamo bene loro. Bisogna sfruttare i punti deboli e fare attenzione alle individualità, ai centrocampisti, agli esterni e ai due attaccanti. Hanno tanta ricchezza. Per quanto riguarda il Milan, ho visto delle cose fantastiche in fase offensiva, non sempre in difesa, invece.”
Conceicao non crede nella stanchezza dell’Inter: “Sono abituati a giocare tante partite. Il recupero dei calciatori è più veloce adesso. Hanno una rosa lunga con tanta qualità e possono cambiare. Le motivazioni non nascono dall’avversario, ma da quello che facciamo, su quello che si fa”.
Si prova a parlare di Santi Gimenez, scivolato indietro nelle gerarchie: “Non c’è un primo o un terzo, dipende dalla forma dei giocatori. Ha fatto subito bene quando è arrivato”. Un’ultima battuta sul suo futuro: Come sta? E’ una domanda complicata (sorride, ndr.). Parlerò a fine stagione di come è andata e di questi sei mesi di lavoro”, ha concluso Conceicao