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Allegri sotto attacco: “Ho festeggiato per l’esonero”

Milan sempre in cerca di un nuovo ds: al centro anche le voci sul prossimo tecnico rossonero

Il Milan deve ancora decidere direttore sportivo e allenatore della prossima stagione. Saltato Paratici, il club rossonero deve prendere una decisione nel minor tempo possibile in modo da programmare il mercato.

Allegri perplesso
Porte chiuse ad un ritorno di Allegri alla guida del Milan (LaPresse) – Calciomercato.it

Del nuovo ds e del prossimo allenatore ne ha parlato a ‘Zona Rossonera’ sul canale Youtube di Calciomercato.it, il giornalista Alessandro Jacobone.

Panchina: “I nomi sono sempre gli stessi. I disoccupati e chi si vuole rilanciare, vedi Allegri. Se arrivasse Tare va escluso Sarri per una questione di convivenza. Gli indizi sul fatto che sarà italiano o meno non piacciono. Capire quale sarà il Milan dell’anno prossimo è importante. Devi fare la lista di chi epurare e chi acquisire. Allegri? Io ho festeggiato quando fu esonerato e trovarmi a distanza di anni a vedere i miei compagni di tifo e i colleghi auspicare il suo arrivo mi fa capire la dimensione del Milan. Quell’Allegri stava stretto ed ora è un maglione extra-large che dovrebbe proteggere questo Milan ai minimi termini. Ha pregi e difetti, ma non è quello che io auspico come scelta. Sarebbe riprendere un maglione antico e metterci toppe facendolo passare per un prodotto nuovo. La mia preferenza? L’allenatore che a me sarebbe piaciuto è Klopp, che ora ha un compito diverso in tutt’altra sede. Un tecnico che per gestione mediatica, di gruppo e di gioco sarebbe stato perfetto. Guardando ad altri allenatori, escludendo Sarri, c’è Italiano che non è il mio preferito, ma puoi costruire un buon progetto. Certo devi dare fiducia agli allenatori. Come mai Fonseca e Conceicao sei mesi? Sono segni di insicurezza”.

Ds Milan, sì a Tare ma serve programmare

Ds: “Situazione va analizzata per come sono le dinamiche che con il passare dei giorni mi piacciono sempre meno. Bene che il Milan abbia preso la coscienza di questo inserimento. Mi auguro non sia qualcosa di facciata non per aggiungere qualcosa all’organigramma ben numeroso. La scelta doveva essere fatta prima, in tempo per essere operativi, almeno sotto coperta. Questo purtroppo viene ritardato da questi confronti interni. Il viaggio a New York fatto tempo fa congelò la scelta di Tare fatta da Ibrahimovic e Cardinale. Ora Tare torna di moda. Per mancanza di alternative? Male, perché vuol dire che il Milan sceglie chi è sulla piazza. Io stimo Tare, lo reputo probabilmente la figura più vicina alla politica di Red Bird, come Sartori. Tare, come altri ha fatto errori, ma se si guarda l’elenco dei giocatori li ha venduti molto bene. E al Milan il problema delle cessioni è un problema grosso. Tare è una figura ideale per avere un lato cessioni ottimizzato. Tare è un grande sì”.

Igli Tare
Milan, Tare l’uomo giusto (LaPresse) – Calciomercato.it

Saelemaekers: “Ci sono altre plusvalenze che interessano di più al Milan. Qualora la Roma lo voglia confermare e voglia restare lui, come sembra, dovrà essere pagato. Per un giocatore che performa bene penso si possano chiedere 20-25 milioni. Mi auguro si ottimizzi questa operazione”.

Thiaw primo addio: “C’è una stagionalità nella preparazione delle rose. Non possiamo dire chi resta e chi va se non sappiamo al momento dire chi sarà in panchina. Ci vuole programmazione. Avrei voluto sbrigliare la faccenda ds con una dichiarazione del tipo ‘Lo abbiamo già scelto, sta lavorando per noi’. Non il casting e tutti questi rimbalzi. Preferirei non sapere nulla e sapere che già lavorano piuttosto che essere cosciente di un tirare la fune che non ci possiamo permettere. C’è troppa carne sul fuoco”.

Theo Hernandez: “Quando il Milan gioca, ogni gol è una gioia e la squadra va supportata, salvo fischiare o non fischiare in base alla prestazione. Bisogna avere memoria di quello che ha fatto Theo per il Milan. Dallo sceglierlo lasciando il Real Madrid, passando per le vittorie, i gol, i trofei. Il tifoso non può non avere affetto nei suoi confronti. Lui vuole rinnovare, è stato in difficoltà e umanamente non si può cancellare tutto. Non sta facendo dolo al Milan. Mi auguro che con il nuovo modulo possa rigenerarsi e possa tornare quello che conosciamo. Voglio vederlo felice. Il gol contro l’Udinese significa molto, ha voluto spaccare la porta per scacciare i fantasmi”.

Conceicao: “A Udine ha dimostrato che il Milan può rinascere. Se porterà risultati, si riconfermerà e i giocatori si potranno convincere che la formula potrà funzionare, allora io non ho preclusioni nei confronti di Conceicao. A me piace, come persona e come allenatore. Parlano però i risultati. Non possiamo dire che ha fatto bene, ha tanti alibi. La gara di Udine è stata importante: il Milan può esserci, se il Milan crede in lui, io son felice. Non voglio il nome in panchina, voglio una strada e una visione unica. Si giochi le sue carte, ben venga se dovesse vincere ogni gara e la Coppa Italia. Altrimenti si girerà pagina”.

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