Champions League: l’argentino era riuscito a battere Courtois, ma il suo penalty è stato invalidato: ecco il motivo
Atletico-Real è finita ai calci di rigore, dove ha vinto la squadra di Ancelotti che ha staccato così il pass per i quarti di Champions League. Fatali per i ‘Colchoneros’ gli errori di Julian Alvarez, a segno nel match d’andata, e Llorente. L’ultimo decisivo penalty è stato calciato (male) da Rudiger, con Oblak che non è riuscito a trattenere il pallone.

Il tiro dal dischetto di Alvarez resterà ben impresso nella storia della Champions e, soprattutto, nella testa dei tifosi dell’Atletico. L’argentino è scivolato nel momento di calciare, riuscendo comunque a battere Courtois.
Immediate però le proteste dei calciatori del Madrid, perché a loro avviso l’ex Manchester City aveva toccato il pallone due volte. Per l’arbitro Marciniak era tutto regolare, ma il check del Var ha dato ragione ai madrileni, invalidando il penalty dell’argentino.
Sequenza rigori Atletico-Real:
- Mbappé (R) – gol;
- Sorloth (A) – gol;
- Bellingham (R) – gol;
- Alvarez (A) – doppio tocco;
- Valverde (R) – gol;
- Correa (A) – gol;
- Lucas V. (R) – parata;
- Llorente (A) – traversa;
- Rudiger (R) – gol.
Invalidato il rigore di Alvarez: toccato due volte il pallone, la regola 14 è chiara
Perché è stato annullato il rigore di Alvarez? La regola 14 del regolamento del calcio parla chiaro: “Il calciatore che ha eseguito il tiro, non può toccare di nuovo il pallone prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore”.