Scoppia la bufera dopo le proteste contro il direttore di gara: la richiesta non viene accolta, niente partita e 0-3 senza scendere in campo
Una presa di posizione molto dura, una richiesta netta e perentoria: il campionato diventa rovente dopo quanto accaduto per il big tra la seconda e la terza in classifica.

Siamo in Egitto dove l’Al Ahly ha presentato nei giorni scorsi una richiesta formale per la sfida in programma ieri sera contro lo Zamalek: arbitri stranieri oppure non niente partita. La Federazione non è riuscita a soddisfare la richiesta del club, anche per problemi logistici, ed allora i calciatori dell’Al Ahly non sono scesi in campo.
La conseguenza è stata la sconfitta a tavolino con lo Zamalek che si è visto assegnare di ufficio la vittoria. Il caso però è tutt’altro che finito visto che l’Al Ahly non ha intenzione di recedere dalla propria battaglia e sono disposti a tutto pur di portarla avanti. Il club, infatti, ha già preannunciato l’intenzione di ritirarsi dal campionato se continuerà ad essere ignorata la richiesta di designare arbitri stranieri per le restanti partite della stagione.
Egitto, l’Al Ahly minaccia il ritiro: cosa può succedere
Se la società dovesse mantenere fede alla propria minaccia, il campionato egiziano vivrebbe un vero e proprio terremoto con l’Al Ahly che rischierebbe di essere estromesso dalla massima serie e venire retrocesso.

Questa è, infatti, una delle conseguenze nel caso in cui una squadra si ritiri dal campionato durante la fase finale. In aggiunta alla retrocessione, è prevista anche una multa salata, l’onere di sostenere le eventuali perdite economiche derivanti da commerciali e diritti tv. Dal punti di vista sportivo, si annulleranno tutti i risultati conseguiti nella fase finale, mentre le eventuali sanzioni disciplinari resteranno valide.
Situazione complicata dunque per il massimo campionato egiziano che può vivere un finale di stagione molto caldo dal punto di vista delle polemiche, con la lotta al vertice ‘macchiata’ dalla denuncia dell’Al Ahly.