Il tecnico bianconero sulla graticola, è bufera totale sulle dimissioni chieste da tifosi e non solo: sfogo in diretta contro allenatore e società
La Juventus ha probabilmente toccato il fondo con la pesantissima sconfitta casalinga contro l’Atalanta. Retegui, De Roon, Zappacosta e Lookman hanno impacchettato l’umiliazione bianconera allo Stadium. Una sconfitta interna di questa portata non si vedeva da quasi 60 anni da queste parti. E sul banco degli imputati sono finiti un po’ tutti, dai calciatori a Thiago Motta e ovviamente la dirigenza che per molti ha le stesse responsabilità se non ancora maggiori.

Tra radio e social il tam tam è praticamente lo stesso, con l’allenatore comunque almeno primo responsabile. Sotto la lente è finita l’identità della Juventus per tanti ancora non chiara, il gioco che dopo 9 mesi non è emerso, i cambi sbagliati e l’atteggiamento davanti alle telecamere. Con l’Atalanta è stato un compendio di tutto questo, dalla scoppola nel risultato all’atteggiamento totalmente sbagliato del secondo tempo. E poi il cambio tra Vlahovic e Kolo Muani, quando ormai la partita era compromessa sul 3-0, per finire con le dichiarazioni del postpartita, tra nervosismo e qualche alibi. A ‘Radio Radio’ il giornalista Mario Mattioli è stato netto: “Fino a ieri sera non ha detto nulla della prestazione, della squadra, ma ha detto che è la seconda squadra più giovane del campionato. Non è riuscito neanche ieri sera a fare un atto di contrizione, un mea culpa. Per cui sì, basta così. Se metti qualsiasi squadra con un nome di esperienza in panchina, di umiltà quando approcci a una squadra importante, fa vedere cose migliori”. E poi la questione dimissioni/esonero.
Disastro Motta, Mattioli senza freni: “Un allenatore vero si sarebbe dimesso”
Come detto, non ci sarà esonero per Thiago Motta in questa stagione a meno di ulteriori clamorosi crolli di questo genere. Ma in tanti già ieri allo stadio invocavano addirittura le dimissioni da parte del tecnico italobrasiliano. E Mattioli rincara la dose sul tema: “Il secondo tempo è stato penoso. Inguardabile. Qualsiasi allenatore con la ‘a’ maiuscola ieri sera avrebbe presentato le sue dimissioni. Dopo quello che è successo in Coppa Italia, in Champions e negli appuntamenti importanti liquidati con pareggi all’ultimo minuto e la brutta sconfitta di ieri, ci si deve dimettere… Poi magari la società, rappresentata non so da chi, le respinge. Non puoi dire che sei una squadra giovane e che il rigore non c’era”.

E ancora: “Tanti giocatori non sanno niente della Juventus, non gliel’hanno spiegato neanche. Questo è un carico che va alla società, non all’allenatore. Chiellini sdoganatelo, invece di tenerlo in ufficio, fategli spiegare cosa vuol dire giocare nella Juve. Quanti juventini ci sono in questa squadra? A Kolo Muani che gliene fotte? Non c’è una società che glielo faccia capire. I Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini dove ca..o stanno?”