Le parole dell’ex portiere bianconero, ora a Barcellona, che torna a parlare della sua vecchia squadra
Dopo il suo addio alla Juventus aveva annunciato l’addio al calcio. Ora invece le cose sono cambiate e Wojciech Szczesny è protagonista in Champions League con la maglia del Barcellona.

Il portiere polacco è stato uno dei migliori in campo nella sfida che ha visto i catalani vittoriosi al Da Luz di Lisbona contro il Benfica. Una vittoria preziosa, arrivata per gran parte del match in inferiorità numerica, grazie alla rete di Raphinha. Szczesny però ci ha messo il suo zampino: 8 parate, grande sicurezza e la firma indelebile sulla preziosissima vittoria. L’estremo difensore polacco è stato poi intervistato da ‘Sky Sport’ al termine del match e ha parlato oltre che della sua nuova avventura al Barcellona anche della Juventus.
Szczesny da fiducia al progetto Thiago Motta: “Sono rimasto deluso e dispiaciuto delle due eliminazioni da Champions e Coppa Italia, ma credo nel progetto Thiago Motta e in quello che stanno portando avanti, la conseguenza di un cambiamento così enorme sono le partite perse e i punti, ma sono un grande tifoso e credo che questo progetto porterà grandi soddisfazioni future” ha dichiarato in merito al club bianconero.
Dall’addio alla Juve al possibile rinnovo col Barcellona: parla Szczesny
Fiducia dunque nel tecnico italo-brasiliano, mentre ora per il portiere è tempo di godersi un’altra avventura e scrivere nuove pagine della sua carriera.

E a tal proposito non è da escludere un possibile rinnovo: “E’ stato stranissimo staccare e riattaccare. Il periodo in cui non ho giocato ed ero in panchina mi ha però aiutato molto, soprattutto a ritrovare la giusta mentalità. Poi il mister mi ha dato fiducia. Qualche partita nella mia vita l’ho giocata e l’esperienza ti aiuta a preparare mentalmente le gare. Fisicamente sto ancora bene, non era una quesitone fisica quella che ha portato al ritiro. Ho ritrovato quell’emozione che è strana ma bella. Rinnovo? Non è il momento, ci sarà il momento in cui ci siederemo per parlare con il direttore, ma ora la cosa più importante è preparare mentalmente le prossime partite”.
Infine un commento con l’ironia che lo ha sempre contraddistinto: “Pedri migliore in campo e non io? Io stavo giocando a padel… ho lasciato il premio a lui”.