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Motta e poi Palladino: il ribaltone Juve prende quota

Le ultime novità sulla panchina bianconera all’indomani della vittoria casalinga col Verona nel posticipo della 27esima giornata di Serie A

La vittoria col Verona ha permesso alla Juventus di accorciare dai primi posti. Ora il primo è a 6 punti, l’Atalanta – che sfiderà nella prossima giornata – ad appena 3. Ma per i bianconeri tiene sempre banco il futuro della panchina, il futuro di Thiago Motta.

Motta e Palladino prima di Juve-Fiorentina
Motta e poi Palladino: il ribaltone Juve prende quota (LaPresse) – Calciomercato.it

L’italo-brasiliano deve centrare almeno la qualificazione alla prossima Champions League per sperare nella conferma. Giuntoli gli ha ribadito la fiducia, ma usò le medesime parole pure un anno fa per Allegri. Certo, a differenza del livornese, l’ex Bologna è stata una sua scelta. Su di lui ha scommesso molto, in parte anche se stesso e la propria esperienza a Torino.

La cattiva gestione di Motta

Come i suoi colleghi, pure Motta è e sarà legato ai risultati. Su di lui, tuttavia, la società farà anche valutazioni ulteriori, al di là degli obiettivi raggiunti o meno. Finora l’ex Bologna ha convinto poco, anzi per nulla dal punto di vista della gestione dello spogliatoio, finanche della rosa con scelte tecniche più delle volte difficili da comprendere.

Su tutte l’esclusione da più di un match importante di un calciatore come Khephren Thuram, quello che a metà campo fa davvero la differenza.

L’esonero/dimissioni di Motta prende quota, la stessa di Palladino

L’esonero di Motta a fine stagione è piuttosto quotato. Una quota molto bassa quella di ‘Snai’: 2.75. Era leggermente più bassa, 2.25, prima del successo col Verona.

Thiago Motta durante una partita della Juve
Esonero Motta prende quota: le ultime (LaPresse) – Calciomercato.it

L’esonero/dimissioni di Motta a fine annata ha la stessa quota di quelle di Raffaele Palladino, con la sua Fiorentina avversario della Juventus il prossimo 16 marzo allo stadio ‘Franchi’. Identica quota pure per Marco Giampaolo (Lecce). Il tecnico con la quota più bassa è D’Aversa dell’Empoli (1,85), quello con la più alta Simone Inzaghi: il suo addio all’Inter è dato a 20, seguito da Conte a 15.

 

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