Juve in crisi dopo il clamoroso tonfo in Coppa Italia per mano dell’Empoli: l’allenatore e il Dt Giuntoli sulla ghigliottina della critica
Clima turbolento alla Juventus dopo la clamorosa eliminazione ai quarti di Coppa Italia per mano dell’Empoli. Adesso ai bianconeri non resta che il campionato, con l’obiettivo minimo del quarto posto dal non fallire per salvare la stagione.

Il Dt Giuntoli all’indomani della disfatta in coppa ha confermato la fiducia in Thiago Motta, anche se la posizione dell’allenatore ex Bologna non è più salda come qualche settimana fa. Il finale di campionato diventa perciò decisivo anche per il futuro del tecnico, che ha bisogno della qualificazione in Champions League e di una svolta sul piano delle prestazioni.
Oltre a Motta, critica e e tifosi puntano il dito anche sulla società e sul lavoro in particolare di Giuntoli, al quale Francesco Oppini non lesina critiche svelando un retroscena: “Quando Allegri si sta giocando uno scudetto con una squadra tre volte superiore ad ora, aveva bisogno di 2-3 giocatori di qualità e gli hanno preso Djalò e Alcaraz che oggi non sappiamo neanche che mestiere facciano. Perché l’ha fatto? Perché se Allegri per sbaglio avesse centrato lo scudetto, Giuntoli non poteva più cacciarlo e questo spiega il famoso gesto di stizza a fine anno“, racconta il cronista-tifoso alla trasmissione ‘Tutti Convocati’.
Juventus, Oppini sulla crisi bianconera: “Sembriamo l’Inter di Moratti”
Oppini prosegue sempre in merito al capo dell’area tecnica della Juve: “Moggi o Galliani andavano a parlare in faccia a chi cacciavano, Giuntoli non parla con nessuno”.

Oppini svela altri retroscena: “Quando Allegri aveva capito che Giuntoli stava trattando per Di Gregorio, l’allenatore viene in possesso di un biglietto un mese prima della finale di Coppa Italia dove c’erano scritti i movimenti di mercato che sarebbero stati fatti in estate. Lui non era stato avvisato e quindi aveva già capito di esser fuori. Ve lo dico perché ho contatti diretti con giocatori della Juve, che mi rispondono tutti allo stesso modo: dal nulla, senza motivo, sei fuori dopo il rinnovo. Questo è l’andazzo. E’ una società seria questa? Sembriamo l’Inter di Moratti. Lo spogliatoio, che io sappia, non sta con Thiago Motta“, conclude Oppini.