Le dichiarazioni del tecnico portoghese in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i biancocelesti

E’ vigilia di campionato per il Milan di Sergio Conceicao, che domani a San Siro affronterà la Lazio, per la ventisettesima giornata di Serie A. Il Diavolo è reduce dalle sconfitte contro il Torino e il Bologna che lo hanno allontanato forse in maniera definitiva dal quarto posto. Non ci sono alternative alla vittoria se si vuole centrare un posto in Europa.
Bisogna dunque è rialzare la testa: “L’obiettivo è vincere, vincere e vincere – afferma subito in conferenza stampa -. Siamo consapevoli di quello che è accaduto sia per errori nostri che da parte di qualcuno che non possiamo controllare. Non possiamo aggrapparci alla fortuna, ma serve lavorare. La squadra non segue il mister? Rispetto i giornalisti con le loro opinioni vere. Io contro il Bologna ho visto delle cose positive, il gol preso è con un fallo anche se non dobbiamo aggrapparci a tutto ciò. Dopo questo errore, però, non siamo stati all’altezza. C’è un ambiente al Milan… serve leggerezza ed equilibrio a livello mentale. E’ chiaro che abbiamo parlato degli errori fatti e dell’attenzione che è venuta meno in occasione delle reti prese”.
Guardare avanti, però, appare un obbligo per il Milan: “Abbiamo dodici partite da giocare, in cui si deve migliorare in ogni aspetto. Serve una mentalità al mille per cento dall’inizio alla fine. L’80% dei gol subiti dopo Zagabria sono dovuti a qualcosa di strano. L’Italia per me è stata sempre un sogno, sono arrivato qui dopo 13 anni di lavoro. Ai ragazzi ho chiesto di lavorare bene, di dare al massimo. La prossima partita è la più importante”.
La conferenza di Sergio Conceicao

Nel corso della conferenza stampa si è parlato poi dei singoli. Le attenzioni sono state rivolte soprattutto sulla scelta di continuare a puntare su Joao Felix, che non ha dato certamente le risposte sperate. La spiegazioni di Conceicao è chiara: “Lui è molto bravo tra le linee. Secondo me ha troppa voglia di toccare il pallone e si sposta in posizioni dove non deve. Deve fare, invece, la seconda punta ed essere decisivo. Ha le qualità per farlo, non deve stare lontano dalla porta”.
Poi spiega il motivo che ha portato a schierarlo anche contro il Bologna: “Prima della sfida di giovedì il medico mi ha detto che Pulisic non poteva giocare dall’inizio. Sarebbe dovuto essere lui il titolare e così ho inserito Joao Felix. Christian ha un piccolo problema fisico che stiamo gestendo da un po’ di tempo. Reijnders? Non penso che Tijji sia in calo, è presente e ha la possibilità di inserirsi in area. Tutti possono dare di più, ma lui sta facendo il suo lavoro”.
Le ultime battute sono dedicate alla Lazio e ad un nuovo Milan pronto a nascere da lunedì, quando si potrà lavorare senza partite infrasettimanali: “Ho dei bei ricordi dei biancocelesti, ma domani anche se giocassero i miei genitori io vorrei vincere. L’inizio della nostra nuova stagione sarà dopo la Lazio. Io in carriera ho giocato con tanti moduli, se avrò il tempo – sto scherzando, è una battuta – ci lavorerò senza dubbio. Io a perdere non ci sto, la mia angoscia è la stessa dei tifosi. Lo sfogo di Bologna è dovuto a questo, a questa voglia di vincere“.