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La Juventus ha un altro problema: “Yildiz si sente un po’ escluso da Motta” | ESCLUSIVO

L’eliminazione ai playoff della Champions League continua a tenere banco in casa Juventus: Motta sul banco degli imputati

Inevitabilmente, le discussione intorno alla Juventus si sono accese, ancora di più, dopo l’addio alla Champions League: bruttissima prestazione ad Eindhoven contro il PSV e bianconeri rispediti a Torino con le pive nel sacco.

Yildiz deluso da Motta
Kenan Yildiz (LaPresse) – Calciomercato.it

Un addio amaro, amarissimo, alla massima competizione europea per club che in pochi si aspettavano, dopo il 2-1 dell’andata. Ma la prestazione è stata davvero insufficiente e gli olandesi hanno conquistato con grande merito il passaggio del turno, grazie anche ad uno straordinario Ivan Perisic, con l’ex interista autore di due gol nel doppio confronto. Hanno fatto molto discutere anche le scelte dell’allenatore Thiago Motta, con il numero 10 Kenan Yildiz lasciato nuovamente fuori, dopo l’esclusione dal derby d’Italia contro l’Inter in campionato domenica scorsa. E le voci su un possibile addio del Nazionale turco si stanno moltiplicando. “Da quello che mi risulta Yildiz in questo momento è molto giù di forma fisicamente – le parole del giornalista de ‘La Repubblica’ Emanuele Gamba a ‘Juve Zone‘, in onda sul canale Youtube di Calciomercato.it – È normale, perché è il suo primo vero campionato da adulto. Poi, è chiaro che non essendo così empatico Thiago Motta, Yildiz si senta un po’ escluso“.

Il discorso si è, poi, spostato sul rapporto nello spogliatoio tra i giocatori e il tecnico italo-brasiliano: “Credo che Thiago Motta non sarà mai un allenatore che costruirà dei gruppi che lo seguiranno ciecamente, perché caratterialmente non è quel tipo di allenatore. Si fa seguire dai giocatori con il metodo, convincendoli, con la coerenza delle scelte e anche con la brutalità della sincerità che usa col gruppo, ma non è certo quel tipo di allenatore che rapisce i cuori come Conte e Mourinho. Questo significa che la qualità del rapporto con lo spogliatoio dipende se le cose vanno bene o vanno male. Quando le cose vanno male l’allenatore viene usato come una sorta di capro espiatorio dai giocatori. In questo momento, le frizioni lui le ha risolte mandando via quelli che non voleva come Danilo“.

Juventus, Motta a rischio esonero? Il parere di Gamba

Gamba ha anche risposto alle domande su un Motta a rischio esonero, durante o alla fine della stagione in corso, se la situazione dovesse precipitare. “Se passi nel giro di tre giorni dal molto bene al molto male c’è un problema di equilibrio interno. C’è una difficoltà ad avere uno spartito da seguire da parte di giocatori. Io non credo che Thiago Motta sia a rischio per la prossima stagione, per il semplice fatto che la Juventus ha impostato con lui un programma triennale, basato su due assi portanti: uno il cambiamento di filosofia a livello di gioco e mentalità e l’altro a livello di strategia con il calo drastico del monte ingaggi e l’investimento pesante sui giovani. Non mi stancherò di ricordare che la Juve è la seconda squadra più giovane del campionato. Quando imposti un progetto del genere, metti in conto che la prima stagione possa non andare bene. Credo che in ogni caso sia andato molto peggio di quanto le più pessimistiche previsioni potessero immaginare, ma in ogni caso se il programma è davvero pluriennale e l’intenzione è quella di coglierne i frutti col tempo, è chiaro che Thiago Motta non possa essere messo in discussione per il primo anno”.

Kolo Muani festeggia dopo un gol
Randal Kolo Muani (LaPresse) – Calciomercato.it

Infine, il discorso si è spostato sul mercato, in particolare su Kolo Muani. Il bomber, arrivato in prestito secco dal Psg a gennaio, ha avuto un impatto incredibile, realizzando cinque gol in quattro partite giocate in Serie A. “Possibilità di trattenerlo? La Juve ne ha abbastanza buone, per tre motivi. Il primo motivo è che la Juve e il Psg hanno ottimi rapporti, sono stati ricuciti dopo il caso Superlega e oggi che il Psg ha un peso politico superiore alla Juve, ai parigini fa molto comodo che un club importante come la Juve stia dalla sua parte. Se vogliamo il club transalpino ha preso un po’ la Juve sotto la sua ala e le fa volentieri un favore per tenersela buona e l’operazione Kolo Muani ha una possibilità di riuscita fin dall’inizio. Poi c’è la volontà del giocatore di rimanere, lui si è già espresso, si è trovato benissimo e questa è la sua dimensione ideale. Come terza cosa c’è il fatto che a Parigi lui non può stare, perché Luis Enrique non lo vuole. Lo scoglio più grande è quello economico, però c’è già un architettura di intesa abbozzata, che prevede un rinnovo del prestito e poi un acquisto definitivo nel 2026 quando il Psg potrà vendere Kolo Muani a 50 milioni senza realizzare minusvalenze. Ci sono molte possibilità che si realizzi perché conviene a tutte le parti in causa”, ha concluso Gamba ai microfoni di ‘Juve Zone’.

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