Un verdetto storico ed esemplare che sconvolgerebbe il mondo del calcio. Il club è già stato informato, tutti i dettagli
Un verdetto che avrebbe del clamoroso. Che sarebbe storico, o meglio dire esemplare. Un ‘monito’ per tutti quanti: chi sbaglia paga, e a carissimo prezzo.

In Inghilterra ma non solo, l’attesa cresce per la sentenza della Premier sul Manchester City, accusato di aver violato ben 115 norme del cosiddetto Fair Play Finanziario interno. Il club inglese ostenta da mesi una non scontata serenità, sottolineando di aver rispettato appieno le regole.
Il City anticipa la rivoluzione estiva: teme il blocco del mercato?
Intanto a gennaio i ‘Citizens’ hanno speso tantissimo (oltre 200 milioni di euro per 5 nuovi calciatori, tra cui Marmoush dall’Eintracht), anticipando quella rivoluzione programmata nella prossima estate, col timore – sostengono i mal pensanti – di un blocco del mercato. Che alla fine potrebbe essere la sanzione minore, quella interiormente auspicabile dallo stesso City.

Retrocessione in Championship
Già, perché la società dello sceicco Mansur rischia guai ben peggiori. Per intenderci, una penalizzazione mai vista che signifiicherebbe retrocessione aritmetica in Championship, l’equivalente della nostra Serie B.
Da 60 a 100 punti di penalizzazione
Nel concreto cosa rischia il Manchester City? Il club inglese avrebbe già ricevuto un avviso che, definire allarmante, è davvero poco. In pratica se giudicato colpevole, gli verrebbero infilitti da 60 a 100 punti di penalizzazione, eventualmente da scontare in questa stagione che fin qui è stata molto deludente per gli uomini di Pep Guardiola.

Con 60 punti di penalità avrebbe forse qualche residuisissima speranza di evitare la retrocessione, a patto che ne faccia più di 30 (ora ne ha 44 e occupa il quarto posto) da qui alla fine del campionato. Se poi la penalizzazione dovesse essere superiore, allora salvarsi sarebbe pressoché impossibile.
Possibile espulsione diretta dalla Premier
Va detto che tra le possibili sanzioni per il City c’è anche l’espulsione diretta dalla Premier, della quale è stata assoluta protagonista negli ultimi dieci/quindici anni.