Novità sul fronte rossonero dove viene invitato il tecnico ex Juventus: per l’attuale allenatore c’è la critica pesante
Vittoria sofferta per il Milan sul campo del Verona ed ora i rossoneri si sono avvicinati al quarto posto, pur non convincendo dal punto di vista della prestazione.

La squadra di Conceicao è attesa domani dalla sfida contro il Feyenoord che deciderà il passaggio agli ottavi di finale di Champions: c’è da recuperare lo 0-1 dell’andata e per Leao e compagni non si preannuncia un’impresa facile. Intanto continuano le discussioni intorno alla figura dell’allenatore che, nonostante il contratto fino al 2026, potrebbe anche non essere confermato al termine di questa stagione.
Ne ha parlato a TiAmoCalciomercato andato in onda sul nostro canale Youtube, Michael Cuomo che si è soffermato anche su quel che potrebbe essere il futuro di Massimiliano Allegri. Si parte però da Conceicao: “Non è un diplomatico e quando lo provi a smentire ti vengono in mente delle immagini. Quello che è successo fra Conceicao e Calabria è la rappresentazione visibile di un insieme di comportamenti all’interno dello spogliatoio che non collimano tanto con quelli che dovrebbero essere gli ingredienti utili per poterci dire che c’è armonia nello spogliatoio”.
Milan, l’invito ad Allegri: “Può lavorare con Ibrahimovic”
Michael Cuomo continua ed individua qual è stato il problema di Fonseca prima e Conceicao poi.

“Il segreto del Milan è stato un mix perfetto tra bastone e carota con Stefano Pioli. Se vuoi cambiare metodo, se vuoi passare dalla diplomazia al solo bastone, devi mettere una figura che sia credibile agli occhi dei giocatori. Fonseca non era credibile. Conceicao sembra Conte, ma Conte è Conte: non posso improvvisarmi Conte se non lo sono”.
Si passa quindi ad Allegri che il giornalista vedrebbe bene in rossonero o alla Roma: “Allegri lo vedrei bene ovunque. Voglio mandargli un messaggio: Max non andare in Arabia, abbiamo bisogno di te, vogliamo vedere il corto muso, perché alla fine è il risultato che conta, la classifica che conta. Allegri è uno che avrebbe credibilità. Può lavorare con Ibrahimovic? Sì, perché i grandi professionisti litigano e si ritrovano. Ibra dopo sei mesi ha cambiato anche modo di comunicare perché è intelligente. Allegri lo vedrei benissimo al Milan e alla Roma, ma serve meno all’Inter perché ha già un Allegri in dirigenza”.