Parma-Roma, il rigore fischiato ai giallorossi da Chiffi si tramuta in superiorità numerica oltre al gol subito: la spiegazione
Una partita iniziata con ritmi bassi, Parma-Roma, al ‘Tardini’, con gli ospiti, alle prese con un ampio turnover, che faticavano a carburare e con i padroni di casa che stavano destando, invece, una impressione decisamente migliore, andando più vicini al gol rispetto ai più quotati avversari. Poco dopo la mezz’ora, però, tutto è cambiato all’improvviso, con un episodio arbitrale piuttosto particolare, ma che rappresenta un vero e proprio caso di scuola.

Partita squarciata dall’improvvisa verticalizzazione di Shomurodov verso Soulè. L’uzbeko ha trovato il taglio dell’argentino, che ha tentato di involarsi verso la porta. All’ingresso in area di rigore, il contatto falloso su di lui di Leoni. Irregolarità piuttosto netta, con l’arbitro Chiffi a indicare immediatamente il dischetto del rigore e ad ammonire il difensore del Parma. Tuttavia, sin dal primo replay a velocità normale c’erano dei dubbi sulla effettiva posizione del contatto falloso. Il Var, dunque, ha rivisitato prontamente l’episodio.
Dopo alcuni secondi, la comunicazione al direttore di gara, che ha provveduto a cambiare la sua decisione. Il fallo era al di fuori dell’area, dunque niente calcio di rigore, ma punizione dal limite. Cambiata, però, anche la sanzione disciplinare relativa. Per Leoni, è scattato il cartellino rosso, per intervento falloso per DOGSO, andando a negare una chiara occasione da rete, cosa che sarebbe stata “depenalizzata” se avvenuta all’interno dell’area di rigore. Il Parma si è trovato dunque in dieci uomini, pur senza la massima punizione a favore della Roma. Poco dopo, in realtà, il gol giallorosso è arrivato comunque, perché Soulè ha infilato magistralmente la punizione dal limite all’incrocio dei pali, non lasciando scampo a Suzuki.