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Marotta guarda oltre Juve-Inter e rincara la dose: “Cultura dell’invidia”

Le parole del presidente nerazzurro ai microfoni di DAZN prima del fischio d’inizio della sfida dell’Allianz Stadium 

Non è mai una partita banale. Manca sempre meno all’inizio di Juve-Inter, faccia a faccia in un derby d’Italia dai tanti contenuti tecnici e in termini di classifica. Consapevole dell’importanza della sfida ma anche della difficoltà di un campionato lungo e pieno di insidie, il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha toccato diversi temi nella consueta intervista pre partita ai microfoni di DAZN. Di seguito, Marotta:

Marotta in tribuna per assistere ad un match dell'Inter
Marotta guarda oltre Juve-Inter e rincara la dose: “Cultura dell’invidia” (LaPresse) – Calciomercato.it

IMPORTANZA DELLA GARA: “Questa è una partita che al di là del punteggio, sarà importante come prestazione da offrire. Se sarà una bella prestazione, speriamo che si possa coronare con una vittoria. Siamo ancora in una fase interlocutoria anche se spesso si dice che gli scontri scudetto siano fondamentali, ma vediamo come ci siano mezzi passi falsi anche con squadre molto indietro in classifica. Quindi bisogna stare attenti anche a queste insidie. Il derby d’Italia ha un sapore particolare, noi siamo pronti per affrontarlo nel modo giusto”.

PARTITA SPECIALE PER LEI DOPO L’AVVENTURA ALLA JUVE? “Ho trascorso 8 anni molto belli coronati da tanti successi, facendo una bella esperienza che mi è servita poi per arrivare a Milano. Oggi sono molto contento di essere all’Inter dove comunque sono arrivati risultati importanti. Tutte le esperienze passate servono per farti crescere, a farti diventare più saggio: questa è la saggezza che porto dietro attraverso il passato, che genera esperienza da cui la saggezza”.

Momento decisivo: c’è un modo migliore rispetto ad un altro per una società per alleggerire la tensione? – “Si deve sapere che in un grande club le pressioni aumentano. In Italia secondo me non c’è ancora la cultura della sconfitta, ma dell’invidia. Noi sappiamo che siamo campioni in carica e tutti giocano per batterci; dobbiamo e dovremo essere più forti anche di questo. L’adrenalina che vive Inzaghi in campo è superiore rispetto alla mia, ma fa parte di una crescita di tutti noi e di una consapevolezza di essere protagonisti nelle competizioni in cui partecipiamo”.

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