Il gol decisivo di Mbangula messo a segno contro il PSV porta ad inevitabili riflessioni sull’impiego del belga nel confronto con il compagno Yildiz
McKennie e Mbangula sono risultati decisivi nell’andata del playoff di Champions tra Juventus e PSV. Un primo passo importante per la truppa di Thiago Motta verso la qualificazione alla fase finale ad eliminazione diretta.

Decisiva quindi una zampata dell’esterno offensivo belga in maglia numero 51 che all’intervallo ha sostituito un incolore Kenan Yildiz, di fatto bocciato nelle scelte a gara in corso di Motta. Un avvicendamento importante che ha prodotto un successo fondamentale nell’economia della stagione della Juventus.
Il gol di Mbangula, con annessa buona prova, da subentrante al posto dell’esterno turco porta anche ad un confronto a distanza tra i due talenti della fascia sinistra dei bianconeri. Yildiz viene infatti visto complessivamente come un predestinato, e numeri e giocate proposte a sprazzi fanno proprio intravedere il livello di un possibile campione.
Non va però sottovalutato l’apporto che sta dando e che ulteriormente potrebbe dare proprio Mbangula, alternativa in ascesa e che nei numeri tra gol e assist in relazione ai minuti giocati è pienamente all’altezza del collega turco, ed anzi induce a qualche riflessione ulteriore.
Juventus, Mbangula e Yildiz numeri a confronto: una sfida che fa riflettere
Arrivati ad oltre metà stagione è giusto confrontare rendimenti e numeri di Yildiz, il titolare della fascia sinistra offensiva della Juventus, e Mbangula, jolly d’attacco che Thiago Motta ha lanciato a sprazzi.

Con il gol contro il PSV sono 4 i centri stagionali del belga classe 2004 con altrettanti assist in un totale di 25 presenze tra tutte le competizioni spalmate su 988 minuti.
Cifre interessanti soprattutto se raffrontate col collega Yildiz che dal canto suo ha fornito 6 gol e 5 assist ma con un minutaggio notevolmente più alto: 2436′. Le medie realizzative di Mbangula risultano quindi più interessanti nonostante il suo nome circoli meno sulla bocca di tifosi ed addetti ai lavori. Un concetto rafforzato anche dalle parole del collega Graziano Campi su X: “Se Mbangula avesse la pubblicità che ha Yildiz… Sono due giocatori diversi, efficaci in maniera differente, ma non vedo tutta questa differenza nel rendimento complessivo, considerato che il belga ha giocato un terzo dei minuti del turco”.
La riflessione è iniziata: ora toccherà a Motta stabilire le gerarchie da qui alla fine della stagione.