Milan scatenato nell’ultimo giorno di mercato, campagna acquisti che però suscita qualche perplessità: analisi critica sui nuovi innesti e sul ruolo dell’allenatore
Si potrebbe forse definire quello appena trascorso come l’ultimo giorno di calciomercato invernale più intenso di sempre. La sessione di gennaio si è chiusa con un grande numero di operazioni in entrata e in uscita che hanno sconquassato il panorama in Serie A. Sugli scudi soprattutto il Milan, che ha compiuto una autentica rivoluzione, per cercare di sovvertire i destini di una stagione fino a questo momento davvero troppo altalenante.
Rispetto a poco più di 48 ore fa, il Diavolo ha cambiato completamente volto. E al termine della sessione ha in più nel motore un parco giocatori di un certo rispetto. Walker, Gimenez, Joao Felix, Bondo e Sottil rappresentano acquisti assai significativi, che potrebbero favorire un deciso cambio di rotta. Per lo meno, queste sono le speranze e le aspettative all’interno del club e nell’ambiente. Ma non tutte le pagelle milaniste del mercato sono positive. Ci sarà da capire se davvero le richieste di Conceicao saranno utili alla causa.
Milan, i dubbi di Damascelli su Joao Felix e Gimenez
Alcune perplessità sulla condotta della dirigenza rossonera nell’accontentare l’allenatore sono state sollevate da Tony Damascelli. La firma de ‘Il Giornale’, intervenuta a ‘Radio Radio’, evidenzia come dietro una rivoluzione del genere possano nascondersi anche non pochi rischi.
Stravolgimenti forse eccessivi nel reparto avanzato, ma non soltanto, a dire di Damascell, che spiega: “Il Milan a oggi ha otto attaccanti, nessuna squadra in Europa ne ha tanti. E potrebbero essere tutti titolari. Dal punto di vista tattico dopo il mercato cambia molto. Joao Felix arriva in una zona di campo dove c’è già un altro portoghese (Leao, ndr), lo vedo come un capriccio di Conceicao. Speriamo non faccia lo stesso percorso al Milan di giocatori come De Ketelaere. E’ stato preso un attaccante degno di questo nome, d’accordo, ma Gimenez è molto più finalizzatore rispetto a Morata, che permetteva agli altri di entrare in area. Con il messicano, Fofana e Reijnders potrebbero non riuscire più a fare quello che riuscivano a fare prima”. Come sempre, giudice supremo, in questi casi, sarà il campo. Magari già a partire dalla sfida di Coppa Italia dei rossoneri contro la Roma.
