Il centrocampista francese non convinto della decisione dell’allenatore dopo una prestazione comunque non brillantissima
Roma-Napoli avanza senza emozioni particolari, una partita molto tattica che i giallorossi faticano a cambiare pur creando più di qualche buon presupposto, ma sono davvero troppi gli errori tecnici un po’ in tutti i reparti. Gli azzurri invece controllano, vanno a fiammate in contropiede ma senza incidere più di tanto.

Ranieri prova a cambiare le carte, inserisce Saelemaekers e Paredes per dare più palleggio e gestione di determinati frangenti. Ad uscire sono El Shaarawy e Manu Koné, sicuramente due tra i meno brillanti oggi in campo. Il Faraone abbandona il campo con qualche noia fisica, in particolare alla caviglia per un pestone subito qualche minuto prima da Di Lorenzo che lo ha lasciato un po’ zoppicante. Il centrocampista francese invece esce non proprio convintissimo, di sicuro ammonito e quindi – vista la diffida pendente – condannato a saltare la trasferta di Venezia di domenica prossima. Ma a catturare lo sguardo è l’atteggiamento di Koné, che passeggia lentamente e scambia qualche battuta con Claudio Ranieri. I due si spiegano, l’ex Gladbach non sembra d’accordo, anche un po’ frustrato per una prestazione opaca. Inizialmente il 17 romanista ‘rifiuta’, o comunque non indossa il giaccone offerto dal collaboratore e anzi continua il suo rientro un po’ sufficiente in panchina. Qualche minuto più tardi esce Cristante, fischiato da praticamente tutto l’Olimpico. Lo stesso per Romelu Lukaku, grande ex della partita, nel finale.