Ibra a 360 gradi: “Voglio vincere e vincerò. Vi spiego la scelta di Fonseca e Zirkzee. Theo e Maignan restano”

E’ il giorno di Zlatan Ibrahimovic. In conferenza stampa a Milanello, lo svedese presenterà la nuova stagione del club rossonero

Zlatan Ibrahimovic ci mette la faccia. Dopo mesi di apprendistato, lo svedese ha deciso di prendersi il Milan. Oggi è così il suo giorno. Un nuovo giorno per il club rossonero, con l’ex attaccante sempre più protagonista.

Milan, la conferenza di Ibrahimovic
Ibrahimovic (LaPresse) – Calciomercato.it

Ibrahimovic interviene dunque in conferenza stampa, da Milanello, per parlare del futuro e dei progetti del Diavolo. La stagione è alle porte e i tifosi vogliono chiarezza. Ci penserà lo svedese a farla.

La conferenza di Ibrahimovic LIVE con Calciomercato.it:

Una nuova vita per Zlatan Ibrahimovic, che da giocatore ha iniziato la carriera di dirigente: “Dopo sei mesi ho già i capelli grigi – inizia scherzando lo svedese -. Mi è arrivata una chiamata da Furlani per venire a Milanello per un saluto. Da lì è iniziato tutto, ho avuto così un incontro con Cardinale, siamo stati qualche ora insieme, e mi ha proposto di tornare al Milan. Gli ho detto che se torno è per un progetto vincente. Io non accetto di perdere, devo vincere, voglio vincere e vincerò. Gerry ha risposto ‘benvenuto’. Con lui parliamo la stessa lingua, è un vincente. Vuole creare un progetto vincente per il presente e per il futuro. Gli ho detto “Sono la persona perfetta”. Ci vuole però intelligenza”.

Si parla poi del ruolo di Ibrahimovic in società e del futuro del Milan: “La mia posizione è semplice, sono un operating partner di RedBird sono coinvolto con Moncada e Furlani. Mi occupo di tutto, sono coinvolto in tutto, ma ognuno ha le sue responsabilità”.

Prossimo step del Milan – “Dobbiamo diventare più forti per essere competitivi per i trofei, non solo in Italia, ma anche in Europa. Ogni anno si gioca per vincere. Il Milan non vince fa la storia. Nessuno ha detto che siamo soddisfatti, siamo d’accordo con i tifosi. Vogliamo di più”.

Perché essere ottimisti – “Sono molto positivo, abbiamo un gruppo di dirigenti giovani che hanno tanta fame e vogliono fare la differenza. E’ tutto sotto controllo, il futuro è positivo. Vogliamo dimostrarlo con il lavoro. Anche in silenzio si lavora, il silenzio è più pericoloso”.

Arriva così l’annuncio sul nuovo allenatore del Milan – “Sarà Paulo Fonseca – afferma Ibrahimovic -. Abbiamo studiato bene, sappiamo cosa vogliamo. Lo abbiamo scelto perché può portare la sua identità, con un gioco dominante e offensivo. Volevamo qualcosa di nuovo. Siamo molto fiduciosi e ci crediamo tanto. Lui è molto ambizioso. Fonseca per noi è l’allenatore top”.

Milan, da Zirkzee a Conte: parla Ibrahimovic

Inevitabilmente si affronta il tema mercato e Ibra è chiamato a parlare di Zirkzee: “La base è stata creata lo scorso anno, ora sarà un mercato dettagliato. C’è spazio per un altro attaccante, oltre a Jovic. Zirkzee è un giocatore e forte, ha potenzialità. Le voci e la realtà sono differenti, non so se è un altro Ibra. C’è una lista di attaccanti, ci sono opzioni e stiamo capendo quale sia il migliore”.

Milan, la conferenza di Ibrahimovic
Ibrahimovic – Calciomercato.it

Lopetegui – “Sui giornali c’era un nome di allenatore ogni giorno. C’è una realtà e voci che girano. C’erano diversi nomi sul tavolo, tra Lopetegui e Fonseca la scelta era più sul portoghese. Parliamo ogni giorno con l’ex Lille.”

Progetto Under 23 – “Vogliamo collegare questa squadra con la prima e il ruolo di Fonseca sarà importante. Lui darà la possibilità a questi calciatori”.

Conte – “Non abbiamo discusso perché per i criteri che abbiamo non era quello che cercavamo”.

Nuovo stadio – “Cardinale vuole portare qualcosa di nuovo. Il progetto di stadio è geniale, il Milan merita qualcosa che porti a dire i tifosi “wow”. Non so quanto siamo lontani per lo stadio, risponderà Furlani.”

Rinnovi di Maignan e Theo Hernandez – “Restano così come Leao perché sono giocatori tra i più forti nei ruoli in cui giocano. Sono felici e hanno contratti con noi. Non abbiamo bisogno di vendere”.

Ruolo di Ibra nel mercato – “Ho scelto di non parlare con i procuratori, perché non voglio avere dialoghi con loro perché sono ancora o bianco o nero, non sono grigio come Moncada o Furlani. Se sbagliano con me, io ho meno pazienza. Se arrivi da scuola Mino Raiola ci siamo…”

Allenatore non italiano – “Per l’identità che vogliamo portare l’allenatore giusto è Fonseca. Serviva un mister che andava bene per la squadra che abbiamo”.

Giocatori italiani – “Ci sono nelle lista che stiamo guardando. Gabbia secondo me meritava la convocazione”.

Commissioni agenti – “Quando si parla di trattative ognuno crea qualcosa per mettere sotto pressione il club. Un affare deve essere ok anche per noi. Non facciamo beneficienza. Un affare deve essere ok per tutti. Spendiamo in maniera intelligente”.

Champions League – “Voglio vincere più possibile, quando sei al Milan hai la possibilità di vincere tutto quello per cui si gioca”

Theo Hernandez e Maignan, richieste e rinnovo – “Rinnovi? Con loro tutto è possibile. Le richieste non le conosco, forse tu sai più di me. La possibilità c’è, RedBird ti permette di farli. Ci sono sempre due parti, se qualcuno viene a dirti che non vuole stare è un problema, ma Theo e Maignan sono contenti e devono continuare a fare la storia”

Come sostituire Giroud e Kjaer, che portavano esperienza e carisma? “La squadra del prossimo anno sarà ancora più giovane – risponde Ibra a Calciomercato.it -, per questo è stato scelto Paulo Fonseca, che sa lavorare con i ragazzi”.

Camarda – “E’ più talentoso di me quando avevo la sua età. E’ il futuro del Milan, è ancora giovane. Noi dobbiamo proteggerlo e farlo diventare quello che può diventare. Ha tanta fame, non bisogna correre per tornare indietro”

 

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