“Se bisogna ricorrere alla pubblica piazza per mettere in rilievo le contestazioni arbitrali, allora, nostro malgrado, interveniamo anche noi pubblicamente”
Attraverso una nota ufficiale, l’Udinese replica alle pesanti dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Empoli Maurizio Corsi. “Come da nostro stile – recita la nota dei friulani, con le parole del Direttore generale Collavino – siamo soliti analizzare le situazioni arbitrali, anche le più controverse, mai a caldo ma con la lucidità del giorno dopo le partite. Il nostro club mantiene sempre un atteggiamento equilibrato sul campo con tutti i suoi tesserati senza mai esacerbare gli animi verso gli arbitri di cui rispettiamo profondamente l’operato”.
“Nell’ottica di questo spirito collaborativo e mettendo al bando sterili polemiche, abbiamo riscontrato una grande amplificazione, in termini anche di rumori di fondo, circa alcune situazioni della partita di ieri a partire dall’annullamento del gol di Maleh. Da un punto di vista regolamentare il volto ed il capo sono parti del corpo particolarmente delicate per un calciatore per cui l’intervento del Var, che ha decine di inquadrature a disposizione per valutare l’episodio, non lascia spazio a dubbi considerando che Niang colpisce al volto Kristensen con il gomito.
Analizzando gli episodi nella loro totalità, dobbiamo rammentare, invece, come il calcio di rigore concesso senza esitazione all’Empoli ci lasci perplessi. Le immagini evidenziano, infatti, come i due giocatori arrivino insieme sulla palla e, anzi, l’attaccante dell’Empoli intervenga con la gamba tesa.
Non comprendiamo anche le lamentale circa il prolungamento del tempo di recupero, inizialmente di 5 minuti, concesso da Guida durante il quale si perde 1’15” per l’esultanza del gol di Niang, 1’05” per i crampi di Luperto e 1’25” per la battuta di calcio di punizione a nostro favore. Per cui i numeri confutano anche questa tesi circa il rigore a nostro favore fischiato oltre la fine del recupero, ulteriormente protrattosi per un problema tecnico in sala VAR. Rigore, peraltro, cristallino e che avrebbe dovuto comportare l’espulsione diretta di Fazzini trattandosi di una chiara occasione da gol negata.
La condotta arbitrale di ieri, inoltre, lascia anche noi perplessi per quanto attiene la dinamica generale di alcuni contatti fallosi riguardanti Lucca. Non è possibile che un giocatore alto due metri debba essere vittima della sua stazza superiore alla media venendo penalizzato ogni qualvolta cerchi di dimenarsi dalle marcature avversarie. Vengono, invece, lasciati impuniti interventi duri su di lui come la gomitata allo stomaco ricevuta da Ismajli ad inizio secondo tempo.
Se bisogna ricorrere alla pubblica piazza per mettere in rilievo le contestazioni arbitrali – conclude il Direttore Generale – allora, nostro malgrado, interveniamo anche noi pubblicamente, confidando in una corretta comunicazione anche verso gli arbitri che devono avere la serenità necessaria per condurre le partite, soprattutto in questa fase decisiva del campionato. Udinese è abituata a conquistare sul campo i risultati e a raggiungere così i propri obiettivi, evitando di strumentalizzare il potere mediatico o ricorrendo a condizionamenti diretti o indiretti”, conclude Collavino.