Virus Fifa, 17 calciatori colpiti: ecco l’elenco con tutti i nomi

Il virus Fifa colpisce 17 calciatori e i club sono in allarme: l’elenco con tutti i nomi dei Nazionali alle prese con problemi fisici

Una vera e propria epidemia. È il virus Fifa che continua a mietere vittime: all’estero si definiscono così gli infortuni che i calciatori subiscono durante gli impegni con le rispettive Nazionali e anche in questa pausa non si contano i problemi fisici.

Virus Fifa, 17 calciatori colpiti
Fifa (ANSA) – Calciomercato.it

Anzi si contano e sono numerosi. Qualcosa è accaduto anche per le squadre di Serie A: l’Inter ha tirato un sospiro di sollievo per Sommer ma ha perso de Vrij per 10-15 giorni. Il Napoli, invece, è in allarme per Kvaratskhelia, uscito nel supplementare dello spareggio per Euro 2024 tra Georgia e Grecia per un problema all’inguine.

Non va meglio nelle altre parti d’Europa dopo, ad esempio, il Manchester City ha ritrovato acciaccati sia Manuel Akanji che John Stones, quest’ultimo alle prese con un infortunio alla caviglia destra. Il Real Madrid, invece, fa i conti con la distorsione alla caviglia sinistra di Eduardo Camavinga.

Restando in Premier League, il Liverpool perde Andy Robertson, infortunato alla caviglia, mentre l’Arsenal fa i conti con i problemi di Gabriel. Da segnalare gli stop anche per Harry Maguire e Sam Johnstone.

Il virus Fifa colpisce tutti: 17 calciatori ko

Il virus Fifa però non sembra risparmiare nessun paese e nessuna Nazionale. Così il Psg fa i conti con il ko di Bradley Barcola, mentre il Marsiglia fa la conta degli infortunati:  Jonathan Clauss, Pape Gueye, Ismaila Sarr e Ulisses Garcia.

Virus Fifa, 17 calciatori colpiti
Kvaratskhelia (LaPresse) – Calciomercato.it

Trasferendoci in Germania, il Bayern Monaco aspetta di capire le condizioni di Neuer, infortunatosi in allanemento con la Nazionale, mentre il Borussia Dortmund spera che il problema al ginocchio che ha afflitto Ramy Bensebaini non sia nulla di serio. Lista lunghissima quindi di infortuni durante la sosta per le nazionali, ormai un’abitudine che neanche stavolta si è riusciti a non rispettare.

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