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Calzona tra delusione e rimpianto: “Serve attenzione, non capisco perché”

Le dichiarazioni del tecnico degli azzurri, Calzona, al termine del match contro il Barcellona, valevole per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League

Il Napoli è fuori dalla Champions League. Il sogno degli azzurri si interrompe agli Ottavi di Finale contro il Barcellona, che si è imposto per 3 a 1, dopo il pareggio dell’andata.

Calzona commenta Barcellona-Napoli
Calzona (Sky) – Calciomercato.it

Il tecnico degli azzurri, Calzona, non è per nulla soddisfatto della prova dei suoi, ma non mancano i rimpianti: “Abbiamo concesso troppo al Barcellona – afferma il mister ai microfoni di Sky Sport -. Siamo stati larghi, abbiamo difeso male e non te lo puoi permettere contro questa squadra. Kvara e Osimhen? In generale è stata una partita a fase alterne, con dei momenti in cui si è fatto benino. Abbiamo rischiato pure di pareggiare la partita. Quando perdi così, però, qualcosa non ha chiaramente funzionato. Mi dispiace che eravamo preparati ad affrontare un avversario difficile, ma abbiamo sbagliato un sacco di passaggi facili e abbiamo perso la partita. Eravamo sparsi per il campo e non mi piace. Quando perdevamo palla, il Barcellona partiva a campo aperto”.

Barcellona-Napoli, Calzona: “Non è tempo per pensare al futuro”

Impossibile non commentare l’episodio del rigore. Per Calzona non ci sono dubbi: “L’ho rivisto e mi sembrava rigore netto – prosegue il tecnico -. Non capisco perché a questi livelli il VAR non si prenda il tempo sufficiente per decidere e invece, velocemente è stato deciso tutto e questo episodio poteva cambiare le sorti della partita”.

Calzona commenta Barcellona-Napoli
Calzona (LaPresse) – Calciomercato.it

Un’ultima battuta arriva sul suo futuro e di quello del Napoli – “Il futuro personale è l’ultimo dei miei pensieri, penso solo a far bene con questi ragazzi. Ma qualche passo in avanti lo abbiamo fatto. E’ chiaro che abbiamo il campionato da giocare, dobbiamo assolutamente cullare il sogno, tra parentesi, di agganciare le squadre che abbiamo avanti. E’ difficile, ma la matematica non ci condanna”.

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