Gasperini lancia l’allarme: “Con lo Sporting senza prepararla”

Gasperini punta ancora il dito contro il calendario e sottolinea i troppi incontri ravvicinati che attendono ancora l’Atalanta

A 24 ore dalla sfida contro lo Sporting, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ribadisce la sua contrarietà per un calendario che ha messo nei guai la Dea.

Gasperini contro il calendario
Gasperini (LaPresse) – Calciomercato.it

Il problema è stato il recupero della sfida contro l’Inter che ha reso ancora più fitto un programma già ricco di suo. Così, intervistato a ‘Sky’ alla vigilia del match di Europa League, il tecnico della Dea ha alzato ancora una volta la voce: “Abbiamo perso con l’Inter e ci sta, e abbiamo perso con il Bologna e non volevamo perdere. C’è rammarico, ma il problema è che stiamo giocando troppe partite di questo livello in modo ravvicinato. Quattro grandi partite in undici giorni: avremmo evitato questa situazione”.

Gasperini quindi continua: “La partita con l’Inter è arrivata dopo due mesi normali, di cui abbiamo tratto beneficio, ma arriva in mezzo a molte partite importanti. Dobbiamo giochiamo quasi senza preparare la gara. È diverso giocare tante partite tirate in poco tempo, chi fa le coppe è più abituato. Anticipi e posticipi sono stati creati per dare recupero a chi fa le coppe ma a noi non è successo: questa è una colpa”.

Sporting-Atalanta, Gasperini: “Scamacca ritrovi serenità”

Dal calendario a Gianluca Scamacca che fin qui non è riuscito ad imporsi a Bergamo. Gasperini analizza la sua situazione: “Il calcio moderno va verso la globalizzazione: il portiere e i difensori partecipano di più. È tutto in evoluzione e gli attaccanti devono essere più dinamici”.

Gasperini su Scamacca
Scamacca (LaPresse) -Calciomercato.it

Il tutto senza dimenticare le caratteristiche fisiche di un calciatore: “Non possiamo chiedere ad uno come Scamacca di fare i chilometri di Ederson o de Roon. Però deve aumentare il raggio di azione e ci sta provando. Poi a livello psicologico vorrei che si togliesse un po’ di pressione: c’è grande aspettativa e vorrei che si calasse più nella normalità, che avvertisse meno delusione dopo un errore. Quando avrà più gioia e meno pressione, potrà fare meglio”.

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