“Milan superiore alla Juventus”: Capello bacchetta i rossoneri e ‘salva’ Pioli

Fabio Capello bacchetta il Milan per il campionato fin qui disputato e giudica la rosa rossonera migliore di quella della Juventus

“Il Milan non può correre per il terzo posto”: Fabio Capello non usa mezzi termini e dà il suo giudizio sulla stagione, almeno fino a questo momento, della formazione rossonera. Alla ‘Gazzetta dello Sport’, il tecnico friulano analizza l’annata della squadra di Pioli e non risparmia frecciate.

Capello: Milan più forte della Juve
Pioli (LaPresse) – Calciomercato.it

Per Capello “i punti di distacco dalle prime sono tanti”, anche in virtù di “una campagna acquisti non indifferente” che ha permesso di mettere su una rosa che è seconda solo all’Inter: “I nerazzurri sono fuori categoria per valore della rosa – afferma Capello – . Il Milan però per me ha una squadra superiore alla Juve. Insomma, ha la seconda rosa del campionato”.

Ed allora va analizzato il motivo che ha portato i rossoneri a non lottare, salvo rimonte a cui Capello non crede, per il titolo: dai nuovi acquisti che hanno impiegato tempo per adattarsi, agli infortuni, aspetto molto importante. “L’incidenza di certi problemi muscolari fa riflettere”. Una situazione che ha portato Pioli ad essere messo spesso in discussione, ma l’ex Juve e Roma sottolinea i miglioramenti della squadra: “Vedo un progresso netto”.

Milan, Capello: “Leao è andato in confusione”

Dall’allenatore ai calciatori, uno su tutti: Leao. Il portoghese appare in difficoltà, ma per Capello resta l’unico capace di accendere la squadra.

Capello: "Leao è in confusione"
Leao (LaPresse) – Calciomercato.it

Leao ha qualità pazzesche – le parole del tecnico – ma ora è andato un po’ in confusione. Certo, anche nella confusione è quasi sempre lui a tirare fuori il jolly e risolvere le partite”. Infine, occhio al mercato con Capello che invita il Milan a prendere “giocatori che fanno la differenza” che “cambiano la squadra” e punta su un grande centrocampista “che prenda in mano la squadra”, ricordando come con Calhanoglu, Kessie, Bennacer e Tonali i rossoneri avevano “il centrocampo più forte d’Italia, non ne è rimasto quasi nessuno”.

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