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La Superlega non è sola, ecco i club: “Proposta già condivisa”

La sentenza di ieri ha aperto a possibili scenari tutti nuovi per il futuro del calcio

Nel bene o nel male, la sentenza con cui la Corte di Giustizia Europea ieri mattina ha dato ragione alla Superlega, è destinata a fare storia. Un durissimo colpo, invece, per Uefa e Fifa che da qui in avanti dovranno inevitabilmente fare i conti con una decisione che ridimensiona il loro potere rispetto al passato.

Aleksander Ceferin in conferenza
Aleksander Ceferin (LaPresse) – Calciomercato.it

Sul tema è intervenuto il Ceo della Superlega, Bernd Reichart, questo pomeriggio ospite di ‘Tutti Convocati’: “Il messaggio principale è che il calcio è libero e i tifosi si sono visti riconosciuti questo diritto di considerarlo libero. E’ certamente stato un duro colpo per lo stato attuale e capisco che la loro posizione oggi sia complicata”.

Ore molto frenetiche per il dirigente tedesco schierato in prima linea per rivoluzionare l’intero sistema: “Occorrerà del tempo all’industria del calcio per ripulirsi la testa e comprendere l’importanza della sentenza e il fatto che è finalmente libera di decidere il proprio destino senza paura di incorrere in sanzioni. Mi hanno chiamato in molti ieri, il dialogo che abbiano iniziato 18 mesi fa adesso può finalmente essere portato avanti alla luce del sole, senza che i club possano essere minacciati”.

Superlega, Reichart: “Molte società condividono la proposta”

Reichart ha poi sottolineato ancora una volta che la sentenza di ieri, più che rinforzare la posizione della Superlega, va a conferire maggiore importanza al ruolo dei club.

Florentino Perez, Reichart e Laporta
Florentino Perez, Reichart e Laporta (Ansa Foto) – Calciomercato.it

Un sistema in cui Uefa e Fifa non potranno ‘minacciare’ chi vorrà proporre dei tornei alternativi e che darà l’opportunità a chiunque, anche al di fuori del progetto Superlega, di intraprendere nuove iniziative: “Le idee migliori dovranno prevalere e magari non sarà nemmeno la nostra proposta a prevalere. Se a nessuno piace non andrà da nessuna parte, ma la gente e i club dovrebbero avere la possibilità di valutarla. Dobbiamo raggiungere le persone, spiegarci per bene e abbiamo la certezza che la nostra proposta è già condivisa da molte società che necessitano di un’altra competizione europea con match attrattivi che coinvolgano i tifosi e garantiscano sostenibilità economica”.

Reichart, infine, ha spiegato alcune novità apportate dalla Superlega ed ha fatto chiarezza sul ruolo dei club arabi: “Col nostro sistema, se hai disputato una buona stagione nel tuo campionato accedi alla Blue League, hai un minimo di 14 partite garantite tra agosto e aprile per consolidare il tuo percorso a livello europeo, giocando con i tuoi pari e provare a essere promosso. Se in futuro parleremo con club stranieri come quelli arabi? No. Questo è un progetto europeo, da club europei e per club europei perché siano in grado di controllare la propria competizione europea transnazionale.”

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