Juventus, in arrivo la sentenza sul caso Pogba: ecco quanto sarà squalificato

Il centrocampista della Juventus dovrà scontare almeno due anni di squalifica con l’accusa di doping a seguito delle controanalisi positive eseguite lo scorso ottobre, così il club può liberarsi di lui

Il cambio ai vertici del Consiglio di Amministrazione per il caso plusvalenze aveva aperto il periodaccio entro cui la società bianconera della Juventus è stata soggetta a navigare per diversi mesi, prima di ritrovarsi nuovamente invischiata in vicende extra-calcistiche con la delicatissima questione legata al caso Pogba.

In arrivo la sanzione definitiva per Pogba, rischio minimo due anni
Paul Pogba, centrocampista della Juventus (LaPresse) – calciomercato.it

Il centrocampista francese, reduce a sua volta da un’annata precedente particolarmente difficile per via dell’infortunio al ginocchio, è stato infatti accusato di doping a seguito di analisi chimiche effettuate con risultanza di assunzione di testosterone.

Soltanto lo scorso ottobre, poi, il calciatore ha potuto constatare l’effettiva positività del campione prelevato per aver richiesto delle controanalisi di verifica. Inevitabile, infine, lo stop da ogni attività sportiva agonistica e professionale su suolo italiano ed internazionale. Così come previsto dai divieti di medicina sportiva e i vari regolamenti condivisi uniformemente intorno al globo in materia di prevenzione dell’anti-doping.

Conto alla rovescia per l’ufficialità, la Juve potrebbe esercitare la rescissione del contratto di Pogba

Da allora, però, il calciatore non ha avuto effettive novità in merito alla durata di tale stop, inizialmente ipotizzato per un periodo massimo di quattro anni.

In arrivo la sanzione definitiva per Pogba, rischio minimo due anni
Pogba rischia una sanzione minima di almeno due anni per doping (LaPresse) – calciomercato.it

Stando agli ultimi dettagli trapelati da Sky Sport UK, Pogba potrebbe essere sospeso per almeno due anni con l’accusa di “violazione non intenzionale del regolamento anti-doping”. Per tale motivo, la Juventus potrà esercitare il proprio diritto all’interruzione di ogni rapporto lavorativo e contrattuale con il calciatore ex Manchester United oppure procedere – seppur con scarsissime probabilità di riuscita – al pagamento dello stipendio minimo per l’intera durata del periodo di sospensione dall’attività professionale sopra citata.

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