C’è anche l’aggravante, sentenza UFFICIALE: tre anni di squalifica

ULTIMO AGGIORNAMENTO 6:28

Pesante stangata arriva con una sentenza che farà notizia, c’è anche l’aggravante: tre anni di squalifica

Fermato fino al 2026: è durissima la decisione che arriva dalla giustizia sportiva e che lo esclude di fatto per tre anni dal calcio giocato.

Maxi squalifica per il presidente
Figc (LaPresse) – Calciomercato.it

Una sanzione però più che giustificata, almeno stando a quanto riportato nel comunicato ufficiale della sentenza. A decidere è il giudice sportivo del Girone D della Seconda Categoria ligure in merito alla partita tra Mele e Granarolo. Un match che sul terreno di gioco è terminato con il punteggio di 2-2 con gli ospiti che hanno pareggiato in pieno recupero con un presunto tocco di mano a viziare l’azione.

Una situazione che ha scatenato la furiosa reazione della squadra di casa, in particolare è stato il presidente del Mele ad aggredire l’arbitro, stando a quanto riferito dal giudice sportivo. In particolare il patron Massimo Parodi, dopo essere entrato in maniera impropria sul campo, ha sgambettato l’arbitro e successivamente lo ha insultato, minacciato e colpito con due violente spallate.

In aggiunta a ciò, il comportamento aggressivo del dirigente continuava anche all’interno degli spogliatoi. Una condotta aggravata dalla posizione apicale del soggetto coinvolto e dal fatto che non c’è stato alcun tipo di pentimento o scuse per quanto accaduto. Per tutto questo, il giudice sportivo ha deciso di sanzionare il presidente con una inibizione fino al 31 dicembre 2026.

Seconda Categoria, aggressione all’arbitro: maxi stangata

Ma non è tutto perché nel corso dell’infuocato post gara a prendersela con l’arbitro c’è stato anche un calciatore della Società Mele che ha spinto il direttore di gara ed è stato punito con la squalifica per “condotta violenza”: per lui stop fino al 9 novembre 2025.

Stangata per il presidente
Figc (LaPresse) – Calciomercato.it

Infine, quattro giornate di squalifica per altri due calciatori (Grillo e Risso) della stessa società che è stata punita con un’ammenda per responsabilità diretta e oggettiva.