Ricorso e sconfitta a tavolino: arriva il comunicato UFFICIALE

Ricorso e 0-3 a tavolino, la coppa nazionale si tinge di giallo ed arriva immediato il comunicato di risposta del club

Le partite infrasettimanali questa volta sono state dedicate alle coppe nazionali. In Italia si sono disputati i sedicesimi della coppa Italia e anche in Spagna si è dato spazio alla Coppa del Re.

Sconfitta a tavolino
Giudice (ANSA) – Calciomercato.it

Un torneo che si tinge di giallo per quanto accaduto nella sfida tra Arosa e Granada: il club della Liga ha avuto la meglio della formazione di terza divisione, vincendo 3-0, ma potrebbe essere esclusa dalla competizione a vantaggio degli avversari. Tutto nasce dalla formazione titolare schierata da Paco Lopez ed in particolare dalla presenza in porta di Adri Lopez, estremo difensore della squadra B del Granada.

Il problema è rappresentato dall’età del portiere, classe 1999: la Coppa del Re, infatti, è considerata una competizione semi-professionale e quindi è consentito schierare calciatori della seconda squadra soltanto se Under 23.

Coppa del Re, il Granada respinge le accuse

L’Arasa ha preannunciato ricorso che potrebbe portare alla sconfitta al tavolino per il Granada.

Granada, sconfitta a tavolino
Paco Lopez (LaPresse) – Calciomercato.it

Una possibile sanzione che però la formazione di Lopez non ha intenzione di subire. Si spiega così il comunicato ufficiale con il quale la società annuncia battaglia, spiegando che il club considera la Coppa del Re “una competizione professionale secondo le disposizioni degli articoli 83 e 84 della nuova legge 39/2022, del 30 dicembre, dello sport, entrata in vigore il 1° gennaio 2023”.

Un aspetto non secondario visto che, dovesse essere considerata una competizione professionale, sarebbe possibile schierare calciatori della seconda squadra fino ai 25 anni. Proprio in base a questa considerata, il Granada considera la presenza in campo di Adri Lopez corretta e annuncia che “si opporrà alla richiesta di allineamento improprio presentata dalla Arosa Sociedad Cultural, e difenderà i suoi diritti”.

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