Scontro Adani-Allegri, la ‘sentenza’: “L’ha fatta fuori dal vaso”

La Juventus si ritrova ancora al centro delle polemiche tra Allegri, Adani e gli obiettivi per la stagione in corso

Da Adani ad Allegri, passando per il nuovo gioco della Juventus e arrivando agli obiettivi stagionali. Paolo De Paola, giornalista, è intervenuto sul canale Twitch di TvPlay, ed ha parlato a 360° del mondo bianconero e non soltanto.

De Paola sullo scontro Adani-Allegri
Allegri (LaPresse) e Adani (ANSA) – Calciomercato.it

Si parte proprio dal gioco della Juventus: “Non si può non notare un approccio diverso alla partita. È una Juve che cerca di giocare in maniera diversa. Uso tutte le cautele del caso rispetto alla gara contro l’Atalanta, ma la Juventus e sta giocando in modo differente e non notarlo è malafede”.

De Paola parla poi di Adani: “Se ha voglia di dire certe cose, le deve dire in RAI, non su Twitch. Lì si misura il coraggio. Prima di criticare qualcuno, anche a livello personale, dovrebbe misurarsi. Non è il modo giusto di criticare, credo che Adani l’abbia fatta fuori dal vaso”.

Tornando alla stagione attuale, De Paola è fiducioso sulla forza della Juventus: “Per me ha una rosa paragonabile a Inter e Napoli. Non soltanto per il monte ingaggio più alto rispetto a tutte, ma perché non fare le coppe è un vantaggio. La Juve, al momento, è a scuola: sta facendo la prima elementare e non può essere paragonata a squadre molto organizzate come Sassuolo e Atalanta, deve arrivare alla laurea. Per competere con l’Inter e le altre serve una grande gara difensiva: è un anno di transizione, ma non può nascondersi”.

Juventus, De Paola: “Peggior calcio della Serie A”

Paolo De Paola continua nel suo intervento, bocciando il gioco mostrato fino allo scorso anno da Massimiliano Allegri.

De Paola su Allegri e la Juventus
Allegri (LaPresse) – Calciomercato.it

“Negli anni scorsi, quello della Juventus è stato il peggior calcio della Serie A: anche le retrocesse avevano un’organizzazione migliore. Le idee di Allegri non hanno lasciato consistenza. Il calcio basato sui grandi campioni è un concetto sepolto”.

Infine su Garcia: “Le categorie di allenatori sono due: chi insegna calcio e chi si adatta a ciò che trovano. Poi ce n’è una terza: gli stupidi che non insegnano e non si adattano, e lì si va verso suicidi sportivi. Garcia devo ancora capire di che pasta è fatto: sembra intelligente, che ha capito la situazione ma che ha voglia di mostrare la sua personalità”.

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