Alberto Aquilani è nato nella Roma ma ha proseguito altrove, con buoni risultati. Il profilo, il ruolo, le squadre e i successi conseguiti.
Ci sono ex calciatori che, oltre al passato di buon se non ottimo livello, riescono poi ad emergere subito o quasi subito anche come allenatori. Questo è il caso anche di Alberto Aquilani, che in molti ricorderanno ai tempi della Roma ma anche della Fiorentina.
Un calciatore di qualità che si è saputo far ricordare in positivo, da parte dei tifosi che lo hanno visto nella loro squadra del cuore e un atleta che ha raccolto interessanti successi nella sua carriera, che lo ha visto impegnato anche in club stranieri.
Oggi è allenatore, ma per quanto riguarda il suo passato sul terreno di gioco, gli elementi di spicco non mancano. Eccone allora una scheda di sintesi.
In che ruolo ha giocato Aquilani
Il calciatore Aquilani era il classico esempio di atleta adatto a più situazioni di gioco, ovvero una manna per quegli allenatori che non usano sempre e solo un modulo o che magari debbono fare i conti con infortuni in squadra.
Alberto Aquilani poteva infatti occupare il ruolo di centrocampista centrale, di mediano ed anche di trequartista, avendo a disposizione non soltanto doti di marcatura, contrasto e abilità anche difensive, ma pure un buon bagaglio tecnico e visione di gioco.
Ecco perché lo vedemmo all’opera sia come interno, il ruolo probabilmente da lui più amato, ma anche come centrale in un centrocampo a quattro. Aquilani ha giocato pure come fantasista dietro le punte o mezz’ala, ed in più partite ha avuto altresì compiti di regia.
In estrema sintesi, una specie di jolly, che sapeva colpire anche con tiri efficaci da lontano, passare bene il pallone ed inserirsi con i tempi giusti. Forse il suo unico vero difetto era la corsa, in cui non eccelleva.
In quali squadre ha giocato Aquilani
Una carriera ricca e con tanta nazionale quella di Alberto Aquilani, il quale sicuramente ha occupato un ruolo di prima fascia nel calcio italiano. Vediamo le tappe del suo percorso.
Gli esordi nella Roma e il breve passaggio alla Triestina
Alberto Aquilani è romano e proprio come altri grandi ex quali De Rossi o Totti, iniziò il suo lungo percorso di calciatore nelle giovanili giallorosse. Il periodo di riferimento è il 1999/2003. Per lui anche una brevissima esperienza ad inizio carriera in prima squadra – stagione 2001/2002. Ci riferiamo in particolare all’esordio in Serie A che avvenne nel periodo in un Roma-Torino finito 3 a 1 per i capitolini. Insomma, un debutto importante a soli 18 anni.
Al fine di fare esperienza, dato che nella Roma del tempo militavano grandissimi calciatori, nella 2003/2004 ecco la cessione in prestito alla Triestina, ovvero un club all’epoca in Serie B – nel quale totalizzò più di 40 presenze con anche 4 reti.
Il ritorno nei giallorossi
Dopo la non lunga esperienza nel club friulano, nel 2004 il ritorno alla Roma in cui stette fino al 2009. Da notare che all’epoca del rientro Aquilani trovò un club in un periodo turbolento, ma in cui seppe di nuovo inserirsi ed anzi trovare la fiducia del tecnico Luciano Spalletti, che spesso lo usò insieme all’altro talento emergente De Rossi.
Il percorso alla Roma come titolare in prima squadra è ricco di momenti da ricordare per Aquilani. Mise in rete palloni pesanti in partite di alto livello e contribuì con sue giocate a vittorie non semplici. Basti pensare – in questi anni – ad esempio al suo ruolo decisivo in una vittoria della Roma a San Siro contro il Milan: con un assist di rabona propiziò la rete di Francesco Totti.
Nel periodo nel complesso fortunato (a parte un infortunio in un contrasto di gioco in allenamento, che lo tenne a riposo più a lungo del previsto) Alberto Aquilani conquistò una Coppa Italia e una Supercoppa italiana ai danni dell’Inter.
Nella stagione 2007/2008 un nuovo infortunio che lo costrinse lontano dal campo per alcuni mesi, ma poi il ritorno ad inizio 2008 e proprio in quell’anno ancora un trionfo in Coppa Italia. Sempre a spese dei nerazzurri.
Alla Roma dunque una periodo pluriennale costellato di buone prestazioni, successi, gol anche di pregevole fattura come pure giocate interessanti e che gli sono valse le chiamate in nazionale. Ma altresì ulteriori problemi fisici, che ne condizionarono almeno in parte il prosieguo della carriera e la continuità di rendimento.
L’arrivo in Inghilterra al Liverpool
Per Alberto Aquilani anche un’esperienza in Premier League, in quello che è forse il club più rappresentativo della storia del calcio inglese – il Liverpool. Qui approdò infatti nel 2009, a soli 25 anni e con molte ambizioni. Un contratto quadriennale lo legò alla società e nell’autunno di quell’anno, dopo alcuni ulteriori guai fisici ad una caviglia, fece il suo esordio sia in Coppa di Lega che in Premier.
Esordi sempre positivi per Aquilani, non soltanto alla Roma ma anche in Inghilterra. Infatti nella sua prima partita da titolare, giocata in casa il 26 dicembre 2009 contro il Wolverhampton, al momento della sostituzione il pubblico gli rivolse una standing ovation. In quella stagione il calciatore ottenne 26 presenze totali in tutte le competizioni, un discreto bottino sebbene migliorabile.
Le brevi esperienze alla Juventus e al Milan
La carriera del calciatore romano prosegue con l’acquisto da parte Juventus a titolo temporaneo con diritto di riscatto. E’ il 2010 ed Aquilani torna a giocare in Serie A dopo un solo anno. Alla Juventus gioca con una certa continuità, terminando la stagione con 34 presenze in totale. Pur con un buon rendimento, i bianconeri decidono di non tenerlo e così il calciatore ritornò in Inghilterra.
Nell’estate 2011 il Liverpool rese noto di aver trovato l’accordo con i rossoneri del Milan per effettuare la cessione di Alberto Aquilani con la formula del prestito con eventuale riscatto. Ma anche qui il calciatore non trovò un posto fisso in cui stare e così, a fine stagione, il Milan decise di non esercitare il diritto di riscatto per il cartellino del giocatore. Di fatto Alberto tornò di nuovo al Liverpool.
Il buon periodo alla Fiorentina
Dopo l’Inghilterra, nuovo capitolo del percorso nel professionismo. Nel 2012 Alberto Aquilani arriva infatti alla Viola di Firenze, con la formula del trasferimento a titolo gratuito. Si seppe distinguere piuttosto velocemente, grazie ad un gioco della squadra che gli si addiceva ed ad alcune prestazioni maiuscole, in cui trovò anche la via del gol oltre che dell’assist. In particolare La stagione 2012/2013 fu molto buona per lui, con anche 7 reti in campionato, che gli permisero di battere il proprio record di realizzazioni in una sola stagione. Per lui con la Fiorentina anche una tripletta nel 2014 nella partita contro il Genoa, conclusa con un pareggio per 3-3.
In totale tre anni con questo club, in cui giocò molto e in cui riuscì a fare anche 15 gol.
Il finale di carriera
Nel 2015 il nuovo cambio di casacca: Aquilani infatti firmò con lo Sporting Lisbona a parametro zero. Nel club portoghese stette una sola stagione ma fu in grado di collezionare 32 presenze e 5 gol tra campionato, coppe portoghesi, preliminari di Champions ed Europa League. Un buon bottino per lui, che evidentemente era considerato nel club della capitale.
Nell’estate 2016 altro spostamento, questa volta al Pescara appena neopromosso nel massimo campionato italiano. Una breve esperienza poi nel 2017 in prestito al Sassuolo mentre a seguire nell’estate dello stesso anno l’ultima avventura da calciatore di Aquilani, al club spagnolo del Las Palmas. Per lui un contratto biennale, ma anche poi la scelta di rescindere il contratto un anno dopo.
Sono gli ultimi passi dell’Aquilani calciatore dato che nel giugno 2019 annuncia pubblicamente il suo ritiro. Seguì subito dopo l’inizio della carriera di allenatore, alla Fiorentina.
L’esperienza in nazionale
Per Alberto Aquilani anche un illustre passato in nazionale, dato che vi militò in tutte le categorie giovanili a partire dall’under 15 fino alla nazionale maggiore. In quest’ultima partecipò a 38 incontri segnando 5 reti.
Quanti titoli ha vinto Aquilani da calciatore
Una buona bacheca quella di Aquilani, che d’altronde ha sempre giocato nei piani alti del calcio. Per lui due Coppe Italia, entrambe con la Roma, stagioni 2006/2007 e 2007/2008, una Supercoppa italiana con la Roma nel 2007, ma anche una Supercoppa di Portogallo con lo Sporting Lisbona nel 2015.
Per quanto riguarda la nazionale abbiamo un Campionato d’Europa Under 19 nel 2003
e un premio individuale Golden Player come miglior giocatore dell’Europeo Under 19. Inoltre per lui l’inserimento nel Dream Team UEFA dell’Europeo Under 21 del 2007, in una competizione dove peraltro l’Italia fu eliminata subito. Visto il talento del calciatore, forse Alberto Aquilani avrebbe potuto vincere ancora di più.
Curiosità su Albero Aquilani
All’epoca della sua sua militanza nella Roma, club in cui è cresciuto ma in cui non ha svolto interamente la propria carriera, ricevette il soprannome Il Principino, per la somiglianza con un grande ex del calcio giallorosso, ovvero Giuseppe Giannini, che prima di lui era stato soprannominato Il Principe. Peraltro in comune con Giannini, Aquilani aveva la predisposizione a giocare in mezzo al campo, quindi l’accostamento è più che giustificato.
Nel 2006 firmò il goal del raddoppio nel derby vinto dai giallorossi per 2-0, che diede alla Roma l’undicesima vittoria consecutiva in campionato di Serie A. Fu la prima squadra a fissare questo record nel nostro campionato di calcio.
E’ stato sposato con l’attrice italiana Michela Quattrociocche.