Mbappé semina il caos: polveriera Psg, Al-Khelaifi scioccato

Le esternazioni del fuoriclasse francese non sono piaciute ad una parte dello spogliatoio del Psg: ecco cosa è successo

Da diverse sessioni di calciomercato il profilo di Kylian Mbappé è accostato al Real Madrid. Neanche il ricco rinnovo di contratto di contratto firmato con il Psg ha ridimensionato il desiderio dell’attaccante francese di vestire la maglia del Real Madrid che, dopo l’addio di Benzema, vuole aggiungere al proprio organico un innesto di portata mondiale.

Mbappé semina il caos: polveriera Psg, Al-Khelaifi scioccato
Mbappé (Calciomercato.it)

Sotto questo punto di vista si prospettano settimane di fuoco sull’asse Parigi-Madrid. Intanto dalla Francia rimbalza un’indiscrezione che contribuisce ad agitare le acque. Secondo quanto riferito da RMC Sport, infatti, una parte dello spogliatoio non avrebbe affatto digerito un’intervista rilasciata nelle scorse settimane dal fuoriclasse francese. Mbappé, infatti, aveva esternato a chiare lettere un certo malumore, confessando che giocare a Parigi non aiuti molto la sua crescita.

Psg, sei calciatori ‘contro’ Mbappé: anche Al-Khelaifi ha detto basta

Secondo RMC Sport, sei calciatori avrebbero ‘trasferito’ queste dichiarazioni direttamente al proprietario del Psg, Nasser Al-Khelaïfi. Il contenuto di uno di questi messaggi sarebbe stato: “Questo è un insulto al club”.

Mbappé semina il caos: polveriera Psg, Al-Khelaifi scioccato
Mbappé (LaPresse) – Calciomercato.it

Anche il presidente dei transalpino avrebbe trovato le parole di Mbappé assolutamente scioccanti: un’assoluta mancanza di rispetto per il club e per i compagni di squadra oltre che per i tifosi. Stando così le cose lo strappo con il calciatore è ormai evidente, ma non è finita qui. In questa battaglia comunicativa, infatti, il ruolo di Luis Campos non può passare inosservato. Il consigliere sportivo dei parigini chiede di non essere ritenuto responsabile di una situazione ‘esplosiva’ nella quale le varie parti sono fermi sulle rispettive posizioni. Non un ottimo biglietto da visita per Luis Enrique, che dovrà essere bravo a ricomporre le varie tessere di un mosaico sempre meno compatto.

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