Juve, la scelta è un rebus: “Momenti di tensione con Allegri”

Rebus attorno a quella che sarà la scelta della Juventus, ambiente caldo: “Momenti di tensione”

Oltre che le vicende di mercato, in casa Juventus tengono banco sia la situazione legata a Massimiliano Allegri sia quella della dirigenza.

Marco Landucci e Massimiliano Allegri (LaPresse) – Calciomercato.it

In merito al discorso dirigenziale, si è espresso a TV PLAY il giornalista de ‘La Stampa’ Antonio Barillà: “O si fanno nomi e cognomi o è inutile parlare di presunti dirigenti insoddisfatti da Allegri. Credo che nel percorso di valutazione se andare avanti o meno con Allegri, ci siano stati momenti di tensione anche figli di una stagione particolare: è naturale ci sia tensione se un proprietario dice che l’allenatore è il riferimento sportivo e il tecnico viene poi a sapere che l’accelerazione per il ds è stata fatta a sua insaputa. Questo però credo sia dovuto al fatto che la Juventus ad oggi non è strutturata sul piano sportivo. L’arrivo di Giuntoli e la promozione di Manna serviranno a costruire un organigramma che tenga conto delle necessità sportive. Non credo ci sia nessun disegno, forse è stata una questione di inesperienza, è anche diritto di un dirigente scegliere il ds senza consultare il tecnico, ma se il tecnico è il custode di tante verità sportive allora non puoi farne a meno. Uno dei motivi per cui non ci si è compresi è perché Allegri vuole mantenere il controllo su certe strutture come la Juventus Next Gen“.

Barillà su Allegri: “Aziendalista e divisivo”

Il giornalista ha parlato anche di Massimiliano Allegri: “Lui è molto divisivo, in questo momento sono di più quelli che gli danno contro, si è sempre dichiarato risultatista e vedere i risultati che non arrivano e con un gioco non brillante credo sia normale che porti malumori. Serve però onestà intellettuale: un conto è dire che il suo lavoro non soddisfa, un altro è dire che non è da Juventus”.

Massimiliano Allegri (LaPresse) – Calciomercato.it

Aggiunge Barillà: “Quella di Allegri oggi à la stessa situazione di quando Sarri aveva firmato e tutti parlavano di Guardiola. Oggi Allegri è l’allenatore della Juventus e si continua a parlare d’altro. Vedremo il 10 luglio chi avrà ragione. Allegri quando è arrivata la prima proposta dall’Arabia ha declinato immediatamente. È perfettamente nel giusto chi ha parlato di una proposta dall’Arabia per lui, ma è incomprensibile come si risollevi questo discorso: la settimana scorsa si è risollevato un subbuglio per non ben specificate fonti arabe che lo davano come cosa fatta”.

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