I tifosi dell’Inter delusi dal club: “Ci sentiamo traditi, non lo accetteremo”

La Curva Nord nerazzurra ha diramato un comunicato ufficiale sulla questione biglietti della finale di Champions a Istanbul

L’Inter è attesa da un finale di stagione a dir poco importante, potenzialmente storico. Domani la prima delle due finali, contro la Fiorentina in Coppa Italia. All’Olimpico è prevista la cornice delle grandissime occasioni, con i nerazzurri che cercheranno di volare sull’onda lunga della spinta del proprio popolo. L’attesa è anche per l’ennesima coreografia organizzata dai tifosi dell’Inter, che però non hanno affatto gradito la gestione dei biglietti da parte della società per quanto riguarda la finale di Istanbul col Manchester City.

Comunicato Curva Nord diretto all'Inter
Tifosi Inter (LaPresse) – calciomercato.it

La Curva Nord ha diramato un comunicato molto chiaro, in cui ha mandato un messaggio direttamente al proprio club: “Dopo una totale rifondazione a seguito dei drammatici eventi che han colpito la curva a fine anno passato, stiamo compiendo con grande fatica un percorso per meritarci il rispetto del popolo interista e dalla società stessa. La strada non è completa, ma di certo la buona fede e i risultati non son mai mancati, così come il nostro entusiastico apporto ovunque e a prescindere dai risultati altalenanti di campionato. Da Riyad a Salerno, passando per Porto e Lisbona, abbiamo garantito sempre colore e sostegno incessanti senza chiedere nulla a nessuno ed autofinanziando tutti gli spettacoli coreografici realizzati con sacrifici economici e fisici indicibili“.

“Già da stamattina a Roma oltre 60 volontari (come sempre a spese della Nord) stanno allestendo l’ennesimo spettacolo coreografico che – siam certi – ancora una volta colpirà il cuore di ogni tifoso interista”.

La Curva Nord ‘avverte’ l’Inter: il comunicato sui biglietti per la Champions

Questa premessa della nota pubblicata sui propri social ufficiali porta la Curva Nord al nocciolo della questione: “Questo bellissimo stato di cose e quello che riteniamo un proficuo e reciproco rapporto di stima con la società, rischia però di venir compromesso da quella che ci appare una gestione quantomeno discutibile nell’organizzazione della trasferta in Turchia”.

Comunicato Curva Nord diretto all'Inter
Zhang (LaPresse) – calciomercato.it

Fondamentalmente, il cuore del tifo interista non accetta di essere trattato alla stregua dei tifosi ‘occasionali’: “Ci troviamo a dover denunciare una profonda penalizzazione dei frequentatori dell’anima del tifo nerazzurro che, ad oggi, ci impedirebbe di dar sostegno vocale e coreografico in occasione della finale di Istanbul. Sebbene ci sia fiducia che ancora una volta si possa trovare una soluzione, chiediamo un tempestivo intervento a tutela del nostro diritto ad esserci come sempre, specie in virtù del fondamentale ruolo che innegabilmente ricopriamo alla guida del tifo e di cui siamo certi ci sarà grande necessità”.

“Non è pensabile – continua il comunicato – che il tifo organizzato debba mettersi in coda con le centinaia di migliaia di interisti che da tutto il mondo hanno desiderio di assistere ad un incontro unicamente in virtù dell’importanza che ricopre. Interisti come noi di certo ma che per lo più durante l’anno non hanno sicuramente compiuto mai alcun sacrificio per esser costantemente presenti ne in casa ne in trasferta. Come Curva Nord non accetteremo passivamente di vederci relegati a spettatori di altri interisti (che non potranno certo avere le competenze e le capacità per sostituirci nella guida del tifo) senza prendere una decisa posizione già a partire dall’incontro di domani qualora non ottenessimo rassicurazioni. Ci aspettiamo da una società che non si fa – giustamente – scrupolo di impiegare i nostri cori e le nostre coreografie per trasmettere a tutti gli interisti il più profondo senso di appartenenza alla famiglia nerazzurra, che sappia intervenire a difesa di chi quei cori e quelle coreografie le crea e le studia nei minimi particolari per testimoniare un amore che in questo momento si sente tradito”.

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